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Gandini: “Ci troveremo a giocare una partita che in molti sognano”

All’indomani della vittoria in casa del Crotone, l’amministratotre delegato del Club Umberto Gandini è intervenuto ai microfoni di Radio anch’io sport.

Ecco le sue parole.

Sta per arrivare il momento più duro della stagione: è impossibile come sembra battere il Barcellona?

“C’è grande soddisfazione a giocarsi l’accesso alle semifinali contro una grandissima squadra come il Barcellona. Nel calcio non ci sono certezze nei risultati. È una sfida esaltante che ci metterà grande pressione e che giocheremo con tutte le nostre armi e con la menta libera. È una delle sfide per le quali vale la a pena di giocare una stagione”.

Dopo un periodo di crisi, è il momento giusto per questa sfida?

“Sicuramente è stata una stagione con dei momenti un po’ particolari. Abbiamo avuto la qualificazione agli ottavi che forse ci ha tolto un po’ e abbiamo pagato un po’ durante dicembre e feste di natale. Ci siamo ripresi. Noi eravamo tranquilli, la scelta fatta è stata confermata dai fatti. Il nostro percorso sta seguendo le aspettative anche se abbiamo perso un po’ troppi punti dalle prime due, che hanno un andamento forsennato. Siamo in corsa per sue obiettivi su tre, la qualificazione alla prossima Champions oltre a essere ancora in corsa nella competizione”.

Firmeresti per una sconfitta di misura al Camp Nou? Un 1-2 come in Ucraina da ribaltare al ritorno?

“La prima partita è molto importante, a maggior ragione fare a gol e riuscire ad arrivare a Roma con un risultato che ci permetta di giocarci il tutto per tutto all’Olimpico. Il Barcellona è fortissimo ma ha anche un extraterrestre come Lionel Messi che quando decide di cambiare la partita lo fa in un momento”.

Oltre al bel momento della squadra, cosa manca per lo Stadio e per rendere ancora più grande questa società?

“Stiamo facendo i progressi e gli step che sono stati pianificati. Va avanti l’iter burocratico per lo stadio, siamo in attesa di quello che manca per poter far partire le gare e iniziare l’organizzazione dei cantieri”.

È possibile trovare una data per la posa della prima pietra?

“Dipende da fatti di terzi e dalle amministrazioni, quindi è difficile da pianificare ma confidiamo di poterlo fare entro il 2018”.

“La Società, sotto il disegno del presidente Pallotta è stata rafforzata in tantissime aree. Stiamo crescendo sotto molti punti di vista, stiamo seguendo il percorso disegnato e che ci sta portando a essere protagonisti in Italia e a livello europeo”.

Quanto è stato importante riuscire a trattenere Dzeko a gennaio?

“Importantissimo. Il giocatore ha avuto un’opportunità, è stata valutata e la scelta è stata di restare insieme. È un giocatore importantissmo per il nostro gioco, lo ha dimostrato anche ieri. Anche quando no fa gol ci permette di giocare in modo più completo”.

Visti gli incassi derivanti dalla Champions, la Roma continuerà negli investimenti? Ci saranno delle cessioni?

“Sono discorsi che ora non hanno senso. È la parte finale di una stagione importantissima e l’ultimo pensiero è al mercato estivo. È una squadra che ha sempre cambiato per migliorare e i risultati e prestazioni lo hanno dimostrato. Il mercato è dinamico, per tutti. Grandissime squadre cambiano giocatori per migliorare e non ci sono solo aspetti economici. Il percorso di tutti è finalizzato a migliorare”.

Qualcuno vorrebbe vedere Totti più centrale nel progetto giallorosso.

“Ma Totti è centrale. È con noi in questo nuovo ruolo dall’inizio della stagione. È una transizione importante, il passaggio dal campo alla scrivania non è indolore. Richiede tempo, attenzione e pazienza. Ci troviamo bene con lui e lui è molto vicino a squadra, Di Francesco e Monchi. Sta dando il suo contributo e sta imparando un po’ di segreti da tutti quelli gli sono attorno”.

La stagione di Schick è di transizione?

“Arriva da un’estate complessa, con problemi fisici e una preparazione non svolta con la Sampdoria, tante cose che lo hanno potato a fare fatica. È in crescita puntiamo su di lui per il presente e per il futuro e a disposizione di Di Francesco. Non è stata una stagione semplice, era un’ipotesi da considerare: passare dalla Sampdoria alla Roma e essere subito protagonisti non è facile per nessuno”.

(fonte: ASROMA.COM)

 

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