Dybala-Roma, braccio di ferro
(IL MESSAGGERO) Paulo Dybala è sospeso tra due mondi. L’Italia, dove ha costruito la sua carriera, e l’Arabia Saudita, pronta a ricoprirlo di denaro pur di convincerlo a trasferirsi. Deve sbrigarsi a decidere, anche se gli piacerebbe restare a Roma, specie se è l’Al-Qadsiah a chiedere il suo cartellino. C’è poi una realtà amara che sta vivendo a Trigoria. Nel pre-partita di domenica il suo volto è stato escluso dalle foto e la sua maglia non è stata mai inquadrata nei video pubblicati sui social giallorossi. Ieri, invece, è ricomparso negli scatti dell’allenamento. Immagini che lo ritraggono sorridere e abbracciarsi con Daniele, come se la Roma non lo stesse per perdere da un momento all’altro. Nulla di costruito garantiscono da Trigoria.
La scelta di andare via è tutta sulle spalle di Paulo. È lui a dover valutare se guadagnare 25 milioni in tre anni. Oppure, restare nella capitale, guadagnarne 9, puntare al rinnovo (bastano una decina di partite) e giocare in un campionato competitivo che potrebbe restituirgli la convocazione in nazionale. C’è da aggiungere, però, che nessuno nella Roma sta facendo di tutto per trattenerlo. (…)