di Paolo MARCACCI – Tonnara di centrocampo nel cuore della Magna Grecia; palleggio spigoloso con smarrimento iniziale di Gonalons. Roma sempre più avvolgente col passare dei minuti; tanta roba fino ai sedici metri, per poi quasi sempre smarrirsi al momento di tentare la conclusione. Si gioca più spesso a destra su Bruno Peres, a destra, che a sinistra su Kolarov; da quest’ultimo però parte, al minuto 39, il cross tagliato che attraversa l’area e su cui El Shaarawy prende il tempo a una retroguardia intera, materializzandosi davanti a Cordaz nel momento in cui il portiere dei calabresi è già tagliato fuori dalla traiettoria. Zero a uno pesantissimo, nella fase finale di un primo tempo che sembrava destinato ad andare in archivio con le porte inviolate, nonostante il settanta per cento di possesso palla romanista.
Dopo due minuti di recupero si va al riposo con il Crotone in pressing alto e con Stoian e compagni che cercano di assediare la trequarti giallorossa con crescente rapidità.
Al minuto 22 Zenga aveva sostituito l’infortunato Nalini con Barberis.
Partita aperta, condotta dalla Roma ma con di fronte un Crotone per nulla rassegnato, egregiamente disposto in campo, con la qualità del palleggio innalzata dai piedi di Mandragora e Benali. Il pubblico dell’ “Ezio Scida” si è nel frattempo goduto anche i virtuosismi di Alisson in disimpegno; i romanisti, allo stadio come a casa, anche ma con qualche patema in più.
Si ricomincia con l’espulsione di Zenga per proteste: da verba volant a scripta manent è un attimo, a volte.
Minuto 51, su incursione da destra di Nainggolan, con passaggio all’indietro, Dzeko calcia a botta sicura, Cordaz respinge coi pugni.
Minuto 56: Fazio perde delittuosamente palla, fila Stoian verso Alisson, il portiere della Roma apre le ali atterrando, con tutta la carica ipnotica di cui è capace. Vale un gol e al tempo stesso è un campanello d’allarme. In effetti continuano le folate crotonesi; è un momento chiave della gara, forse anche un paio di cambi non guasterebbero, per quanto riguarda Di Francesco.
Minuto 64, destro di Nainggolan a incrociare, su apertura di El Shaarawy, nessun problema per Cordaz. Subito dopo, Strootman per Pellegrini. Nel mezzo, destro (!) a rientrare di Kolarov, liberatosi con una finezza, fuori di pochissimo. Ancora Crotone che sfrutta un errore di posizionamento romanista, poi, con Stoian che conclude male su Alisson. Amnesie che fanno sbraitare Di Francesco.
Al minuto 70, proprio Stoian lascia il posto a Simy nel Crotone, poi nella Roma Florenzi rileva Gerson.
Minuto 75, l’oro di Roma: Florenzi da destra in appoggio per Nainggolan che sceglie la precisione: palla in buca d’angolo alla destra di Cordaz. Piovono subito dopo due fumogeni dal settore romanista, con la Roma in attacco: pillole di autolesionismo.
Esce Barberis nel Crotone, straboccato da Zenga, che lo aveva scelto per sostituire Nalini. Dentro Crociata.
Occasionissima crotonese, batti e ribatti addosso a Fazio.
Nel frattempo, Gonalons è più nel vivo del gioco, più fluida la manovra quando passa per i suoi piedi.
Ünder per El Shaarawy, minuto 83.
Distrazioni romaniste proseguono, Juan Jesus in testa, in occasione dei tentativi residui del Crotone. Minuto 89, occasionissima romanista su assist rasoterra di Florenzi da destra: Ünder colpisce Ceccherini.
Finisce con la Roma in attacco, con Cordaz che risponde a un destro di Florenzi, il pensiero già al lunch-time di Bologna. Un’altra domenica senza prendere gol, distrazioni a parte.