Dovbyk ha fame e spinge da subito
(CORRIERE DELLO SPORT) Erano le due di notte quando Artem Dovbyk ha varcato le porte del lussuoso hotel del St. George Park dopo un lungo viaggio e una giornata interminabile passata tra Trigoria e gli aeroporti prima di Fiumicino e poi di Birmingham. A quell’ora non ha certo trovato la squadra sveglia ad accoglierlo, ma un tifoso che aveva aspettato il suo arrivo per potersi fare una foto con il nuovo acquisto, il gigante ucraino che sta facendo sognare i romanisti. Qualche ora di sonno, poi ieri mattina Dovbyk si è messo immediatamente a disposizione di De Rossi, ansioso di lavorare dopo giorni trascorsi da solo al Fulvio Bernardini aspettando il visto per potersi imbarcare per l’Inghilterra.
L’allenamento dalle 10 è stato posticipato di un’ora proprio per consentire al centravanti (e a Shomurodov, anche lui entrato nella notte) un’ora in più di sonno, poi tutti su uno dei 12 meravigliosi campi del centro federale inglese per un allenamento intenso nonostante l’amichevole giocata il giorno prima. (…)