Soulé a oltranza. Dahl in arrivo
(IL TEMPO) Fuoco lento, telenovela, oltranza. La trattativa tra Roma e Juventus per Soulé sta assumendo i contorni del classico tormentone estivo che spesso ha gettato i tifosi giallorossi nello sconforto (vedi i casi recenti di Mahrez e Xhaka), ma stavolta non sarà così. O perlomeno di sorprese non ne sono previste. Dopo un weekend di attesa Ghisolfi è tornato alla carica per l’attaccante argentino della Juve, alzando l’offerta presentata a metà della scorsa settimana. Ventotto milioni complessivi messi sul piatto a Giuntoli. Ma non basta. Il ds bianconero infatti continua a pretendere almeno 30 milioni per lasciar partire il classe 2003.
Un altro piccolo passo che avvicina le parti, ma per la chiusura servirà aspettare ancora qualche ora. Non preoccupano le voci di inserimenti dall’Inghilterra, l’accordo tra i giallorossi e il calciatore blinda ogni tipo di offensiva, sempre che siano reali, e si attende soltanto il via libera da Torino che a questo punto è atteso ad ore. Basterà un piccolo aggiustamento dell’offerta e Ghisolfi potrà strappare il sì definitivo e regalare a De Rossi un attaccante di qualità e dal futuro radioso.
Chi invece è pronto a sbarcare nella Capitale è Samuel Dahl. Dopo i contatti positivi del fine settimana, nelle ultime ore Roma e Djurgardens sono vicinissime a chiudere l’affare. La volontà del calciatore, anche in questo caso, ha fatto la differenza e nonostante qualche tentativo dalla Premier il classe 2003 ha scelto la Capitale. Tra l’altro il club è già vicino a chiudere per il sostituto. Giovedì gli svedesi sono impegnati in Conference League (che non ostacolerebbe l’eventuale inserimento nella lista Uefa Roma), e Dahl ha espresso la volontà di non scendere in campo, ma non è escluso che quella possa davvero essere la sua ultima partita prima del trasferimento. Gli ultimi giorni della settimana potrebbero essere quelli utili per visite mediche e firma. Dall’altra parte in pole sembra esserci Assignon, laterale destro del Rennes, valutato sui dodici milioni dai bretoni.