La campagna di Primavera di Florent Ghisolfi
La rivoluzione silenziosa di Dan e Ryan Friedkin attraversa le stanze di viale Tolstoj fino ai campi di Trigoria, prendendo forma con l’arrivo di Florent Ghisolfi ed il conseguente ricambio dirigenziale in diversi settori del club.
Terminata la stagione agonistica della Primavera con la sconfitta nella finale scudetto contro il Sassuolo anche il settore giovanile ne verrà coinvolto, come lasciato intendere dallo stesso mister Federico Guidi al termine della sfida al Viola Park.
Arrivato a Trigoria nell’estate del 2022 per sostituire un vero mostro sacro come Alberto De Rossi, il tecnico toscano si troverà nei prossimi giorni a dover decidere sul proprio futuro.
Diverse sono le offerte per un tecnico che seppur giovane (classe 1976) ha già maturato importanti esperienze sia nel settore giovanile (Empoli, Fiorentina e Italia Under-20 e 19) che tra i professionisti nelle categorie inferiori (a Gubbio, Caserta e Teramo), riuscendo sempre a coniugare la crescita dei ragazzi con il conseguimento di importanti risultati sportivi.
Tra le rare dichiarazioni rilasciate dal nuovo Ds giallorosso, quando lavorava a Nizza, una riguarda proprio il suo modo di intendere un settore a capo del quale aveva posto Didier Digard, sostituito in panchina da Francesco Farioli, proprio per creare un filo diretto tra la squadra maggiore e quella giovanile, intesa quasi come una squadra di riserve.
Di certo, la permanenza di mister Guidi dipenderà in primo luogo dalle scelte societarie dopo la rescissione consensuale con Vincenzo Vergine, colui che lo aveva selezionato due anni fa, avvenuta a settembre ed il probabile saluto a Gianluca Gombar, tra gli ultimi dirigenti di era pallottiana, ventilata nei giorni scorsi. Il più alto in grado, al momento, resta Daniele Placido, giovane scout al fianco di Tiago Pinto e stretto collaboratore di Alberto De Rossi, il cui ruolo è stato centrale nella stagione ma è facile ipotizzare che a capo della cantera verrà messo un uomo fidato del nuovo ds.
Tante le questioni da affrontare in vista di un campionato campionato nel quale in tanti saranno chiamati al salto di categoria in una squadra che è stata la più “vecchia” della stagione appena conclusa con tanti, troppi, 2004 a fare da ostacolo nella crescita dei talenti di due o tre anni più giovani.
Tra le tante questioni aperte da affrontare i primi casi riguardano il capitano Luigi Cherubini e il difensore greco Dimitrios Keramitsis in scadenza a giugno, aggregati di lungo corso alla prima squadra ma mai utilizzati in campionato con i grandi da Josè Mourinho come da Daniele De Rossi.
Non meno impellenti le questioni contrattuali che riguardano i più promettenti 2006 in rosa: il portiere italo-brasiliano Renato Marin, il centrocampista Mattia Mannini e il centrale sloveno Lovro Golic, tutti in scadenza nella prossima stagione e su cui si stanno muovendo diversi club.
Sotto la gestione di Tiago Pinto, come già fatto dai suoi predecessori, più volte giovani talenti sono stati sacrificati sull’altare del fair play finanziario. Per capire quale sarà il modus operandi di Ghisolfi la cartina di tornasole sarà costituita dalla gestione dei calciatori considerati più pronti al grande salto. Nello specifico ci riferiamo a Niccolò Pisilli, fresco di convocazione con l’Under 21 di Carmine Nunziata , Riccardo Pagano e Joao Costa, l’unico a cui DDR ha concesso fiducia con un certa regolarità.