EMPOLI-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
di Diego Angelino – Cronaca di una sconfitta annunciata. “Degna” conclusione dell’ennesimo campionato mediocre senza nemmeno che, stavolta, ci sia l’Europa a farti dimenticare i tuoi limiti.
Ero convinto, prima della partita, che saremmo stati sotto 2-0 già dopo 15′: solo l’improbabile attacco dell’Empoli composto da Destro e da Cancellieri – 68 partite in A, 3 goal fino a ieri – non dà del tutto conferma alle mie convinzioni.
Anche ieri, 17 tiri in porta degli avversari: la Roma di De Rossi concede occasioni – tante – a chiunque: dovrebbe essere la prima cosa cui metter mano, già dal ritiro estivo.
Cristante, in strariserva, non difende un pallone, seppur trovi il goal dell’1-1, che una mezza grafica ci dice esser realizzato in fuorigioco; Zalewski costeggia l’irritante come Abraham, che sbaglia di nuovo una rete di testa a un passo dalla linea di porta.
Combatte Bove; ci prova almeno in fase offensiva Angeliño. Segna Aouar, il peggiore: avrebbe realizzato un goal ogni 193′ giocati, in questa stagione: un potenziale vorrei ma non posso sul quale è difficile pensare di poter puntare ancora.
Nel secondo tempo aumentano le punte avversarie e continua il martellamento dei padroni di casa: sono terrorizzati – non so le volte in cui Caprile si fa sfuggire il pallone dalle mani – ma la Roma fa sembrare George Best Cancellieri e Roberto Carlos un tale Cacace.
Gli ultimi 10′ sono da pianto totale: movimenti, atteggiamenti, non c’è una cosa giusta. Basta ascoltare le parole di De Rossi che, senza fare nomi e cognomi, pare indicare calciatori precisi, a partire da chi è subentrato.
Magari l’espulsione di Niang avrebbe cambiato qualcosa: così non è e proprio l’ex Milan trova il goal che fa felici tutti, tranne i romanisti e ovviamente i tifosi del Frosinone, per i quali spiace così come per Di Francesco.
A proposito delle parole di De Rossi, torno su quelle che hanno preceduto Empoli-Roma: non so chi o quanti siano i calciatori che si sono “lamentati” dell’intensità degli allenamenti dell’ultima settimana ma vanno accompagnati direttamente al cancello di Trigoria.
Basta con questi atteggiamenti e queste modalità: ieri i tifosi della Roma volevano mandare in B una di quelle squadre oppostasi allo spostamento del recupero della gara con l’Udinese ma hanno invece dovuto assistere – i 3000 presenti al Castellani in testa – a quello spettacolo.
Abbiamo sentito per tanto tempo parlare dei 29 punti in 20 partite di Mourinho: magari sarebbe interessante analizzare anche i 5 punti fatti dalla Roma di De Rossi nelle ultime 6 giornate.
Doloroso sapere di ripartire con un allenatore che si sta formando, con un DS che non sappiamo quanto conosca la realtà italiana, con una proprietà che ha fatto un “mercatino” dopo una coppa vinta, figuriamoci dopo un altro mancato ingresso in Champions.
Termina la settima stagione di questa rubrica: con la Rivista La Roma, per fortuna, non rischiamo però la crisi di coppia di questa annata.
Buona estate e sempre Forza Roma!