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DE ROSSI: “Crederci e provarci come abbiamo chiuso la gara di andata”

Alla vigilia della sfida tra Bayer Leverkusen e Roma, Mister De Rossi ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue risposte dalla BayArena:

Domani Dybala gioca oppure lo preservi in vista di Bergamo?
“Nessuno verrà preservato in vista di Bergamo. Le valutazione le farò con i giocatori e lo staff ma non in vista di Bergamo, ma in base a come starà il giocatore e alla prestazione che potrà fornire. Dobbiamo valutare bene come sta lui e come stanno gli altri, sono passati solo un paio di giorni. Non faremo valutazioni in vista di domenica, è una partita così importante per noi che non possiamo sottovalutarla. Voglio parlare con lui e con il dottore, dobbiamo capire delle cose e qualche altra cosa non ve la voglio dire”.

Ha visto il post del Leverkusen sulle info della finale?
“Sì, l’ho visto. A volte sono errori che vengono fatti non dallo staff tecnico o dai giocatori, appartengono a chi gestisce queste cose quì. Penso che lo staff e la squadra saranno ben concentrati per affrontarci bene nella seconda semifinale, non ci snobberà. Lo abbiamo visto e commentato. Non ci leva il sonno e non abbiamo bisogno di ulteriori motivazioni”.

Come ha preso le parole di Gasperini sul codice giallo?
“Ti piace fare polemica (ride, ndr). Ero preparato a questa domanda: ne parleremo quando parleremo dell’Atalanta, siamo concentrati su domani per perdere tempo con cose che hanno poco a che fare con i lato calcistico ma umano. Ne parleremo più tardi se avrete ancora voglia di farmi la domanda altrimenti non ne parleremo proprio”.

Cosa non bisogna ripetere o cosa sì della gara di andata?
“Innanzitutto la continua applicazione nella ricerca del gol. Quando non l’abbiamo fatto è stato perché loro sono stati bravissimi a farci perdere le distanze del pressing. Siamo stati bravi a fare pressing, loro subiscono poco e noi qualcosa abbiamo creato. Soprattutto quando l’umore e l’inerzia si era spenta a causa del risultato noi l’abbiamo interpretata bene fino alla fine. Ecco, la parte finale della scorsa partita è il miglior inizio di quella che ci aspetta. Sappiamo che il risultato è pesante perché non hanno mai perso, ma dobbiamo crederci fino all’ultimo secondo come abbiamo fatto all’andata costruendo occasioni abbastanza nette. È difficile portarla a casa ma siamo venuti qui per questo”. 

Juan Jess ha raccontato del suo discorso da capitano prima di Roma-Barcellona. Cosa dirà domani ai ragazzi?
“Non so cosa dirò, a volte mi preparo qualcosa a volte vado a braccio. A quella squadra dissi che mi fidavo in quanto compagno e capitano, a questa squadra posso dire lo stesso, loro mi hanno portato qui con le loro prestazioni individuali e di squadra. Mi fido di loro, a volte basta e a volte no. Ma ho grande fiducia che domani faremo la partita giusta. Quella era in casa, eravamo talmente tanto spacciati che era quasi più facile prenderla a cuor leggero. Il Bayer è fortissimo, il Barcellona era dei marziani. Tutto mi fa pensare che abbiamo le carte per andare in campo e ricreare quell’atmosfera, poi non è automatico passare. Ma siamo pronti per riaprire la questione”.

La soluzione tattica usata a Milano e riproposta anche contro la Juventus si potrebbe rivedere anche domani?
“Sì, a volte le idee che non sono così tanto strane o geniali prendono forza guardando le prestazioni dei giocatori, a volte si fa necessità virtù. La questione di El Shaarawy nasce per difendere la difesa, avevamo visto anche qualche prestazione di Zalewski in Nazionale che aveva giocato a piede forte facendo buone prestazioni. Non abbiamo una vera ala con i piedi sulla linea ma abbiamo Dybala che viene dentro e vogliamo faccia così. I terzini hanno fatto bene, a volte mettere uno di ruolo abituato a fare l’ala e di là abbiamo Spinazzola, che ha fatto bene in Nazionale, potrebbe essere qualcosa che ci tornerà utile continuamente, non solo in futuro ma anche nel presente”.

Tre componenti per ribaltare la partita?
“Forse tre non bastano, poi a volte ne basta anche una. Forza mentale, un po’ di pazienza e tanta attenzione senza concentrarci sui gesti tecnici. Non c’è più margine di errore, soprattutto a questi livelli gli errori si pagano. Il bello è che non è ancora una finale, possiamo rimediare ad alcuni errori fatti quando la partita era in equilibrio. Abbiamo ancora margine, abbiamo una chance per essere perfetti contro una squadra che non perde da 47 partite. In queste 47 partite ci sono state squadra che hanno rischiato di vincere contro di loro. C’è necessità forte di fare una partita perfetta, per farlo devi essere forte di testa, avere pazienza e avere un grande cuore”.

Ti aspetti la punta domani nel Bayer?
“Pensavamo che giocassero con un attaccante di peso come avevano fatto la maggior parte delle volte. Questo è anche il bello della professione, noi prepariamo sempre un paio di soluzioni. Quando hai due giorni per preparare la partita, il primo è defaticante e il secondo preparazione gara. Potrebbe fare mille formazioni, come noi. Se dici 100 cose ne rimangono in mente poche. Se in campo cambiano ancora devi comunicare dalla panchina”.

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