SVILAR: “Lo stadio pieno una motivazione extra”
A due giorni dalla sfida contro il Bayer Leverkusen, il portiere giallorosso Svilar è stato intervistato dai canali ufficiali della UEFA. Tanti gli argomenti tra cui la semifinale di Europa League contro i tedeschi. Queste le sue dichiarazioni:
Il Bayer Leverkusen…
“Con i tifosi giallorossi il vantaggio di giocare in casa è grande perché lo stadio è sempre sold out e non è mai silenzioso. Quindi, è una motivazione extra in vista di una partita: si avverte da quando lasciamo il centro sportivo, lungo tutta la strada per raggiungere lo stadio e quando arriviamo lì. È una motivazione extra per noi. Quindi speriamo di ottenere un buon risultato in casa per poi poterlo difendere in trasferta. Entriamo in una fase della competizione dove abbiamo più giocatori con esperienza. Non sappiamo ancora cosa succederà ma non vediamo l’ora di scoprirlo e faremo tutto il possibile per vincere”.
Il ruolo di portiere…
“Ci sono emozioni e pensieri che è difficile provare, per esempio, a centrocampo. Per un portiere l’aspetto mentale è importantissimo, più si cresce e più ci si innamora del ruolo, perché si cresce anche dal punto di vista psicologico. Quando si gioca per una grande squadra, l’azione a volte è lontana, ma in questi casi il portiere deve mantenere alta la concentrazione e non deve farsi trovare impreparato”.
I rigori contro il Feyenoord…
“Ho ancora la pelle d’oca. Quando succede una cosa del genere capisci perché hai lavorato sodo per tanti anni e perché ne sia valsa la pena. Sono momenti fantastici, nessuno potrà mai togliermeli, li ricorderò per sempre. Lasciano la voglia di qualcosa di più, ho voglia di fare di più”.
Mister De Rossi…
“Lui ha ancora un grande fuoco che gli brucia dentro, sarà per questo che riesce a parlare così facilmente con noi. È come quando giocava a calcio, e questo è un grande vantaggio per lui e per noi. Sono rimasto davvero colpito da quanto lui e il suo staff fossero preparati. Fin dal primo giorno le sue intenzioni sono state molto chiare. È nato per essere un calciatore, ma anche per fare l’allenatore ed è davvero impressionante”.