Profeta in patria
(CORRIERE DELLA SERA, Gramellini) La letteratura è piena di eroi che, tornati in patria carichi di gloria e di aspettative, non vengono riconosciuti o apprezzati. (…) Daniele De Rossi, l’unica DDR sopravvissuta al crollo del Muro, incarna il rarissimo fenomeno contrario: un eroe appassito che l’aria di casa ha rivitalizzato. Per chi non segue il calcio, De Rossi è stato un formidabile centrocampista. Campione del mondo, romano, romanista ed eterno erede di capitan Totti. (…)
Intraprende la carriera di allenatore con risultati non eccelsi e, reduce da un esonero in B, viene chiamato al capezzale della squadra del cuore al posto dell’usurato vate Mourinho. Gli si chiede di tamponare la situazione per qualche mese, in attesa del prossimo fenomeno, E invece la Roma comincia a infilare una vittoria dietro l’altra e a giocare un calcio piacevolissimo. (…)
De Rossi aggiunge alla competenza quella credibilità che ti consegna soltanto la passione. Osservandolo si capisce che, quando perde la Roma, non ci dorme la notte. E forse è anche per questo che, da quando l’allena lui, la Roma non perde quasi più. (…]