De Rossi e il rinnovo: il meglio deve ancora venire
(LA REPUBBLICA, Torri) Giovedì diciotto aprile 2024. E’ la nuova data da inserire nel calendario di chi ha il cuore mezzo giallo e mezzo rosso. A caratteri cubitali. Anche se, per ora, non c’è nessun trofeo da portare in giro. Ma prima in mattinata l’annunciato rinnovo contrattuale di De Rossi invocato da settimane da una tifoseria straordinaria poi impreziosito dalla qualificazione, strameritata da parte di una squadra che ha giocato con la testa, il cuore, la pelle, l’anima. (…)
Un trionfo europeo a cui la Roma ci ha abituato: due finali, una Conference League in bacheca, un’Europa League negata solo dall’incompetenza di un arbitro; quarta semifinale consecutiva con il passaporto in tasca, nel terzo millennio nessuna squadra italiana è riuscita nell’impresa. (…)
Numeri che, consentitecelo, fanno a cazzotti con la giustizia e i criteri di qualificazione al remuneratissimo mondiale (un centinaio di milioni solo partecipando) per club in cui ci sarà (oltre all’Inter) la Juventus dopo un anno di squalifica dall’Europa per motivi che saprebbe spiegarvi molto bene Cristiano Ronaldo. (…)
La proprietà non parla mai, ma quando lo fa, sa essere straordinaria. Perché con quell’annuncio, qualsiasi risultato con il Milan, comunque sarebbe stato un successo. (…)