La Roma di oggi e quella che verrà, un futuro ancora tutto da scrivere
In una recente intervista rilasciata in occasione del cambio di allenatore in casa Roma, Zibi Boniek, uno che di questioni di spogliatoio se ne intende, ha dichiarato che nessun giocatore gioca contro il proprio allenatore, in quanto i calciatori giocano solo per se stessi. Concetto poco romantico ma decisamente pragmatico e da non sottovalutare in un finale di stagione nel quale in tanti a Trigoria si ritroveranno, appunto, a vedere il proprio futuro, qui o altrove, direttamente condizionato dalle prestazioni fornite e dai conseguenti risultati raggiunti nei prossimi due mesi.
Ben dieci giocatori della attuale rosa, tra prestiti e naturale scadenza degli accordi, non hanno alcuna certezza sulla maglia che vestiranno nella prossima stagione. Se a questi poi aggiungiamo i sei in scadenza nel 2025 c’è da scommetterci: sarà un’estate particolarmente calda. A cominciare da due dei tre portieri, con Rui Patricio e Pietro Boer ai saluti. Discorso diverso per Mile Svilar (scadenza 2027), in procinto di cercare spazio altrove ed ora candidato a ricoprire il posto da titolare dopo le convincenti prestazioni dell’ultimo periodo. Davanti al serbo non sarà rivoluzione ma di certo difficilmente nella prossima stagione rivedremo sia Dean Huijsen, arrivato in prestito secco dalla Juventus, che Chris Smalling. L’inglese, legato alla Roma fino al 2025, potrebbe chiudere la sua esperienza in Italia dopo un’annata complicata, segnata da infortuni e dissidi con l’ambiente.
Diverso il discorso riguardante Diego Llorente, anche lui sbarcato a titolo temporaneo, ma sul cartellino dello spagnolo verrà esercitata la clausola di acquisto dì 5 milioni di euro. Cifra nettamente inferiore al suo attuale valore di mercato, “strappata” da Tiago Pinto al momento del rinnovo dell’accordo con il Leeds. Dovrebbero essere confermati, in base alla durata dei rispettivi contratti, sia Gianluca Mancini che Evan Ndicka con l’ivoriano tra i maggiori candidati a subire avances da diversi club. Inoltre il reparto ultimamente più decimato rischia di avere problemi di abbondanza con il ritorno di Marash Kumbulla dal Sassuolo, dove non sta trovando lo spazio sperato, e il cambio di modulo.
Se al centro della difesa chi disegnerà la prossima Roma avrà possibilità di scelta, sugli esterni l’imperativo sarà uno solo: cambiare. Leonardo Spinazzola ha già annunciato l’intenzione di non rinnovare mentre Angelino e Rasmus Kristensen, in prestito, dovrebbero rientrare ai rispettivi club di appartenenza. Teoricamente sotto contratto Rick Karsdorp (2025), Zeki Celik (2026) e Nicola Zalewski (2025). I primi due sono già stati in procinto di salutare nella scorsa sessione di calciomercato e probabilmente si cercherà di monetizzare una loro eventuale cessione in estate. Riguardo il nazionale polacco la scelta sarà tra il rinnovo o la cessione, così da realizzare una cospicua plusvalenza da un atleta formato nel settore giovanile.
In mediana sembra scontata la conferma del capitano Lorenzo Pellegrini così come quella di Leandro Paredes, arrivato in estate per soli 4 milioni di euro e tesserato fino al 2025 con opzione per un ulteriore anno. Stesso destino, a meno di offerte irrinunciabili, per Bryan Cristante (2027). Offerte che la società sarebbe disposta ad ascoltare riguardo Houssem Aouar (2028) ma difficilmente ci sarà la fila per il franco-algerino a meno di un finale di campionato in crescendo. Di sicuro chi ha le valigie già pronte è Renato Sanches, passato fin’ora senza lasciare traccia e sulla via di un triste ritorno a Parigi.
In attacco i dubbi sono legati principalmente a quali strategie intenderà perseguire la società e la conduzione tecnica. Il ritorno in campo di Tammy Abraham e quello, pronosticabile, di Romelu Lukaku al Chelsea non garantiscono alcuna certezza. Il trasferimento di Kylian Mbappé dal PSG al Real Madrid ha già dato inizio al valzer delle prime punte, a cui sicuramente sarà invitato l’attaccante belga e potrebbe riguardare anche quello inglese che mantiene i propri estimatori oltre manica (e una valutazione importante) nonostante il lungo stop. Discorso a parte per Paulo Dybala, di sicuro felice per una eventuale permanenza, ma sempre legato a una clausola da 12 milioni di euro tramite la quale potrebbe liberarsi entro fine luglio. Sicuri di mantenere il suo posto in rosa invece Tommaso Baldanzi, legato alla società giallorossa fino al 2028, e Stephan El Shaarawy il cui accordo è stato prolungato al 2025. Stesso termine per Andrea Belotti ma il Gallo sembra destinato a rimanere a Firenze o comunque a cercare gloria su altre sponde. Da valutare la posizione di Sardar Azmoun il cui cartellino è di proprietà del Bayern Leverkusen.
Ultimo, ma primo in ordine di importanza, l’allenatore Daniele De Rossi in scadenza a giugno. DDR la sua scommessa – firmare per 6 mesi con la Roma in sostituzione di Josè Mourinho – l’ha sicuramente già vinta dimostrando di valere la categoria ed anche la piazza. A questo punto la sua permanenza non sarà legata solo alla volontà della proprietà ma anche alle valutazioni del tecnico sul progetto messo a disposizione.
A due mesi dalla fine della stagione di certo ai Lupi non mancano le motivazioni, di squadra e personali, per fare del loro meglio nella corsa ad un posto utile alla prossima edizione della Champions League. Il futuro, per scelta più che per necessità, invece resta un libro bianco ancora tutto da scrivere, a cominciare dall’autore, ovvero il nuovo Direttore sportivo, il cui nome resta ancora un mistero a quasi tre mesi dall’annuncio delle dimissioni di Tiago Pinto. Un colpevole ritardo che lascia spazio a diverse interpretazioni destinate comunque a non poter durare molto, data la centralità del ruolo e l’oggettiva mancanza di competenze all’interno della società.