De Rossi all’attacco
(IL TEMPO) La prima sosta di Daniele De Rossi da allenatore della Roma permette di stilare un bilancio sull’operato dell’ex centrocampista nei due mesi che l’hanno visto protagonista di una rimonta insperata in classifica. Dopo aver ereditato da Mourinho un nono posto, la bandiera romanista nelle nove giornate successive è stato in grado di ribaltare completamente la situazione, collezionando 22 punti, il secondo miglior risultato in Serie A dietro all’Inter, che nello stesso periodo ne ha guadagnati 25, scalando di ben 4 posizioni.
Proprio con i nerazzurri il club capitolino ha perso finora l’unica partita nel massimo campionato italiano, sconfitta che però è arrivata dopo un primo tempo in cui Lukaku e compagni erano riusciti a mettere in difficoltà Inzaghi, realizzando anche due reti alla miglior difesa d’Europa. Perché oltre ai risultati De Rossi è riuscito a elevare il potenziale offensivo dei suoi giocatori, trasformando la Roma in una vera e propria macchina da gol. Dallo scorso 16 gennaio nessuno in Serie A ha fatto meglio dei giallorossi: la rete di Pellegrini contro il Sassuolo è stata la 23°. Numeri che fanno ancora più impressione se si considerano anche le quattro partite di Europa League: oltre ai due pareggi con il Feyenoord, entrambi terminati 1-1, agli Ottavi la Roma ha chiuso la pratica già all’andata con il Brighton grazie al 4-0 all’Olimpico. E proprio la sfida contro «l’amico» De Zerbi evidenzia il «manifesto calcistico» di De Rossi: quattro marcatori diversi frutto di un possesso palla elaborato e veloce, così da non dare riferimenti agli avversari.
Sono 10 i calciatori andati a segno sotto la gestione del tecnico romano, con Dybala (8 reti) e Pellegrini (6) che sono tuttavia le figure di spicco, regalando così al capitano anche una convocazione con la nazionale italiana. E proprio Spalletti ha voluto commentare il lavoro del suo ex giocatore sulla panchina della Roma: «Ha fatto un lavoro eccezionale – ha dichiarato il CT in conferenza stampa – non era facile in così poco tempo dare una nuova mentalità e i risultati lo testimoniamo. La posizione di Paredes e i movimenti degli esterni e dei trequartisti sono cose bellissime per chi ama il calcio».
Rimarranno invece a Trigoria per recuperare dai rispettivi infortuni Cristante e Spinazzola. Il terzino domenica scorsa è uscito per un problema al flessore della coscia destra e nei prossimi giorni svolgerà gli esami strumentali, mentre l’ex Atalanta, come sottolineato proprio da Spalletti, sfrutterà la sosta per alleviare un dolore alla schiena che lo tormenta da tempo. Circostanza simile per Dybala che rimarrà nella Capitale per curare la lesione all’adduttore e tornare a disposizione già con il Lecce.