COPPE EUROPEE

Roma-Brighton. MANCINI: “De Rossi ha portato la serenità che in quel momento un po’ mancava”

Alle 13 si è tenuta la conferenza stampa di mister De Rossi e Gianluca Mancini in vista della sfida di domani, ore 18:45, allo Stadio Olimpico tra Roma e Brighton, valida per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Queste le parole del difensore giallorosso:

L’Olimpico sold-out può rappresentare un’arma in più?
“Il nostro pubblico è sempre un’arma in più ma in campo andiamo noi. Dobbiamo essere bravi a trascinare i tifosi con noi. Non dobbiamo chiedere niente a loro, faranno ciò che fanno tutte le domeniche e siamo contenti di questo. Cercheremo di farli cantare ancora di più alla fine della partita”.

Ha ricoperto diversi ruoli, anche centrocampista con Fonseca. Potresti giocare a destra nella difesa spostato sulla destra?
“Il fatto di ricoprire più ruoli è un vantaggio per me e per la squadra. Con Fonseca l’ho fatto perché mancava tutto il centrocampo. Ad oggi siamo in parecchi, toccando ferro, a centrocampo e in difesa e tutti molto forti. Quando una squadra ha giocatori forti alza il livello di ognuno di noi. Sarà De Rossi a decidere. L’importante è allenarsi forte e andare forte in campo per la Roma.”

Lei considerato un fedelissimo di Mourinho. Cosa ha introdotto De Rossi?
“Il mister ha portato freschezza e idee nuove, noi cerchiamo di capire ciò che ci chiede e ci stiamo riuscendo, anche se non abbiamo fatto ancora nulla. In due mesi non vinci campionati e competizioni, però ci ha portato ad avere questo cambiamento in varie cose, dal punto di vista tattico e dal punto di vista degli allenamenti.nOgnbi allenatore porta le proprie metodologie. Quello che secondo me Il mister ha portato è un po’ la serenità che ci poteva mancare in quel momento, non perché Mourinho non ce la dava, ma perché non riuscivamo a ottenere i risultati. Inizialmente De Rossi ha lavorato sulla testa di tutti noi “mettendola a posto”, poi ci ha trasmesso le sue idee e da lì siamo partiti”.

Il passaggio alla difesa a 4?
“Mi sono trovato bene. Come ho detto più volte abbiamo giocato sia a 4 che a 3, siamo abituati. Sì ho giocato più a 3, ma è questione di capire e credere in quello che dice l’allenatore e assimilare i concetti. Non è la difesa a 4 che ci ha fatto vincere 6 partite su 7, ma è un insieme di fattori. A volte domini ma non vinci, a volte il contrario. Il calcio è particolare ma l’importante è che tutti i giocatori vadano dritto verso un obiettivo.”

Ti eri fermato per la pubalgia. Ora come va?
“Me la stavo portando avanti da in po’ di tempo ma sapete benissimo il periodo che abbiamo passato alcuni mesi fa, quando non avevamo difensori centrali disponibili per varie cose. Ho dovuto stringere i denti ma non voglio passare da eroe ma l’ho fatto perché ne avevo la possibilità. Con il cartellino giallo preso a Milano ho avuto la possibilità di avere alcuni giorni disponibili per recuperare, mi sono fermato 10/12 giorni e mi sono allenato con i nostro fisioterapisti e ora sta andando molto bene”.