ROMA, L’ORA DELLE RIFLESSIONI
di MIMMO FERRETTI – Una sconfitta che va al di là del valore/significato del Derby: la Roma, ancora una volta, è fuori con largo anticipo dalla Coppa Italia. E questo significa che, all’inizio del nuovo anno, è già scomparso dai radar un obiettivo stagionale, forse quello più facilmente alla portata della squadra di Josè Mourinho. Non c’erano alternative, dentro o fuori. E la Roma si ritrova fuori. Vince la Lazio (1-0) che va in semifinale mentre la Roma vede acuirsi il proprio momento delicato, con un campionato altamente deficitario e una Europa League difficoltosa.
Confronto spigoloso, “sporco”, non per esteti del calcio con la Roma che deve ancora una volta fare i conti con i propri limiti tecnici, forse pure con uno spartito tattico rivedibile e con ricorrenti problemi di tenuta di alcuni giocatori, Dybala su tutti. Non è tempo per i processi, ma la cronaca impone immediate, profonde riflessioni. A largo raggio. Ovviamente su tutti i tesserati giallorossi, nessuno escluso.
Partita molto tattica, da entrambe le parti, nella prima frazione. E, di conseguenza, zero vere occasioni. Molto palleggio a centrocampo della Roma, spesso troppo macchinoso; Lazio più portata a verticalizare una volta conquistato il pallone. Meglio le difese sugli attacchi, per sintetizzare. Con Mancini, in casa romanista, più efficace di qualsiasi altro compagno. Fuori Dybala, ancora una volta non a postissimo fisicamente, e dentro Pellegrini in avvio di ripresa. Huijsen, dopo meno di cinque miniti di gioco, provoca un calcio di rigore e la Lazio con Zaccagni passa in vantaggio. La Roma sbanda. Mou toglie dal campo i deludenti, inguardabili Karsdorp e Zalewski, dentro Spinazzola e Azmoun. Bove scala in difesa, Pellegrini va a centrocampo. Le mosse, però, non portano nulla di concreto, anche per via di una serie continua di imbarazzanti errori tecnici che vanificano la strategia tattica, più o meno azzeccata. Dentro El Shaarawy per Bove, Roma a iper trazione anteriore e per questo scarsamente equilibrata. Dentro addirittura anche Belotti, fuori Huijsen: Roma senza difesa, in pratica. Con Cristante centrale accanto a Mancini.
Nulla da fare, nonostante il “rosso” a Pedro in pieno recupero. Roma fuori dalla Coppa Italia, con Azmoun espulso nella bagarre finale e Mancini subito dopo il fischio finale di Orsato.
Sto vedendo Milan – Atalanta, guardate i due gol. Triangolo veloce sulla fascia e palla radente all’ indietro per l’inserimento della punta. Quando lo abbiamo mai visto fare alla Roma, e quando lo vedremo mai? !