Roma, la rivoluzione
(IL MESSAGGERO) Il primo tassello è caduto. Ora non resta che attendere. Perché se la rivoluzione giallorossa è ufficialmente iniziata, questa non può non proseguire con il nome del nuovo ds o gm, a seconda della nomina che a Trigoria vorranno affibbiargli. Toccherà quindi al Massara, Modesto, Ribalta o Vivell di turno confermare Mourinho o scegliere il tecnico che lo succederà.
Quello che sorprende, come al solito nella Roma, sono le tempistiche sbagliate. Da quando in estate si è deciso di sottovalutare il problema dell’ultimo anno di contratto di José passando per la ricerca del centravanti, continuando con la sottovalutazione della questione del centrale difensivo che ieri, dopo aver trattato il quasi 37 enne Bonucci porta a Trigoria Huijsen, 18enne olandese di belle speranze. Per la cronaca: il prestito è oneroso (650mila) e anche se le parti si sono affrettate a dire che le operazioni sono separate, è quantomeno curioso che a Torino sbarchi a titolo definitivo il capitano della Primavera giallorossa, Cherubini, in scadenza a giugno. Quello della scadenza è un tema che si ripete a Trigoria. L’importante è che rivoluzione non faccia rima con smobilitazione.