MOURINHO “Sono preoccupato per l’arbitro. Berardi deve avere più rispetto per il gioco e gli avversari”
L’allenatore giallorosso José Mourinho ha parlato in sala stampa alla vigilia della sfida contro il Sassuolo. Queste le sue parole:
“Quando sei da solo condividi le responsabilità, magari anche per questo mi piacciono gli sport individuali come il tennis dove c’è bisogno di coraggio, personalità e un’altra cosa che non posso dire perché è una parolaccia. Non devo responsabilizzare nessuno. Io come allenatore di sport collettivo mi piace tanto analizzare lo sport individuale per questo tipo di mentalità. Di quello che ho detto e che mi hanno fatto arrivare, come si dice, rumore, è perdita di tempo se dico a chi mi riferivo. Internamente sì, ma anche oggi ho avuto una buona conversazione con i giocatori, ho detto questo qualche settimana fa: se è positivo un rapporto con una persona, sei più tranquillo nel dire cose brutte perché c’è amore e puoi tornare alla situazione normale. Ho detto quello che ho pensato e che continuo a pensare, ma il rapporto è molto buono e stiamo di nuovo insieme, andare a Sassuolo e cercare di prendere risultato in una partita che non dico mi fa paura, niente mi fa paura nel calcio, ma è una partita difficile per diversi motivi”.
Che inside nasconde questa sfida?
“La prima è proprio il Sassuolo. Ha buoni giocatori, bravo allenatore, gioca 40 partite per stagione, si preparano per una sola partita, queste sono le prime qualità. Dopo sono onesto e dico che mi preoccupa l’arbitro. Lo abbiamo avuto 3 volte come quarto arbitro e non ha la stabilità sufficiente per questa partita. Non è solo Sassuolo-Roma, la Roma è a pochi punti dal quarto posto, super importante per noi. Il suo profilo non mi fa stare tranquillo e anche il Var. Con quell’arbitro abbiamo sempre avuto sfortuna e dopo abbiamo ancora un giocatore che è Berardi, fantastico, lo amo, però deve avere più rispetto per il gioco e gli avversari. Quello che fa è troppo, rigori inesistenti, prese in giro. Lo amo ma lo odio in campo. Con me avrebbe grandi problemi”
Dopo altre volte in cui ha parlato alla squadra ha sempre avuto una reazione, come si può trovare continuità per la squadra?
“Che lavoro si può fare? Non guardare la situazione non aiuta. Se vogliamo ambire a di più dobbiamo seguire questo profilo di continuità. Mi darebbe più adrenalina giocare con una squadra che deve salvarsi, che stare in una situazione di tranquillità che magari piace ad altri, come tanti che giocano bene ma senza responsabilità. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo avere meno superficialità, ho usato questa parola, e la trovo perfetta per quello che penso. Ho vinto campionato con real con 100 punti e ne ho perso con 93 punti, ogni fine settimana il Barcellona vinceva come noi, questo è duro, dover vincere ogni partita. Bisogna tirare fuori qualcosa di più , ma tutti non solo i soliti. Non abbiamo potenziale per lottare contro Juve e Inter ma per cercare di stare li e lottare per il quarto posto si. Dobbiamo alzare il tono ed è quella la mia esigenza, non so se le parole bastano, serve anche il lavoro di campo. Io lavoro più con quelli che non giocano che con quelli che giocano. Andiamo avanti e vediamo se riusciamo a migliorare questo aspetto. Poi giochiamo con la Fiorentina e abbiamo una settimana piena per lavorare“.
L’anno scorso ci fu il caso karsdorp, poi è stato messo fuori rosa ed oggi è un titolare, mourinho da quindi una seconda opportunità. Si aspetta un atteggiamento simile anche da chi è stato superficiale di recente?
“Esattamente quello che successe con Karsdorp. Abbiamo avuto quel problema, quasi divorzio, alla fine empatia, rapporto, e ora siamo in una situazione positiva. Ha debolezze e fattori positivi, è fresco e può giocare in una situazione di non-stanchezza. La panchina è quella che ha vinto con l’Udinese. Nell’ultima in Europa invece non ha fatto nulla. Abbiamo pareggiato tutti però, anche io. Magari nella squadra che ha iniziato la partita, potevamo essere 3/4-0 e non parlavamo di questo“.
La classifica delle squadre con le squadre con il saldo migliore vede la Roma tredicesima. In posizioni migliori c’era l’Inter e il Barcellona. Qual è il potenziale che può avere la Roma? Per arrivare dove? Questi giocatori sono sufficienti o serviranno altri giocatori a gennaio?
“Conosco la nostra situazione, per questo motivo siamo sottovalutati in tutto quello che abbiamo fatto. Proprietà, club, staff e tutti. Siamo nella lotta con gente che ha altro tipo di potenziale. La mia squadra senza infortuni può lottare. Senza Smalling è dura, una partita è dura, figuriamoci 3 mesi e anche 2 in più. Se non rientra fino a fine anno lui sarà stato out per 68 allenamenti. Uno che non fa 68 allenamenti anche se torna il 31 dicembre torna a fare che? A giocare? Ad allenare, e non è che in una settimana recuperi i tuoi livelli. Serve tempo. Kumbulla in 15 minuti che avete visto fa riscaldamento , poi sta fuori. Ndicka è venuto qua, ottima cosa di Tiago, però disse “è perfetto per panchina e migliore per te” ed è diventato titolare. A volte deve giocarci Cristante in difesa. Sono in una direzione mentale che più volete uno o l’altro sono nella direzione dove ogni partita sono questi e andiamo con questi. Senza lamentarsi. Sono più positivo di prima. Mancini se prende un giallo con Berardi dopo 10 minuti non gioca con la Fiorentina ma andiamo avanti“.
Internamente, le è stato detto, proposto qualcosa sul mercato o sa già che non si potrà fare nulla?
“La situazione è complessa, c’è il FairPlay , magari prendi un giocatore e non può stare in lista. È una situazione che proprietà e direttore conosco. Se poi mi arriva una finestrina di mercato per fare qualcosa sarò contento e sarò aperto per fare qualcosa di positivo. Se non è possibile andiamo con questi. Un mio amico allenatore ieri mi ha detto: “Sai chi non è fortunato? La squadra di champions che quando scende dovrà giocare contro la Roma”.