Cristante si è preso la Roma, ma quanti dubbi su Renato Sanches e Aouar
(GAZZETTA DELLO SPORT) Uno a centrocampo ha trovato una nuova brillantezza, rispolverando anche i vecchi ricordi di quando era all’Atalanta, prima di dover tornare a dare una mano in difesa per cause di forza maggiore. Gli altri due invece il centrocampo giallorosso se lo dovevano prendere in mano, ma per motivi diversi tra di loro ancora non ci sono riusciti. Così in questa Roma succede che Bryan Cristante è sempre più indispensabile (come del resto è successo anche nelle stagioni scorse), mentre Renato Sanches e Houssem Aouar devono ancora conquistarsi quella scena che meritano sulla carta, anche se poi il campo è assai diverso dalla carta.
Così Cristante anche domani sera quasi sicuramente sarà in campo contro il Servette, in Europa League. Del resto, finora è quello che ha giocato più di tutti: 8 partite su 8 (come Paredes, Spinazzola e Mancini), ma rispetto agli altri lui non è uscito mai, neanche un minuto, giocando sempre dall’inizio alla fine. A dimostrazione di quanto lo reputi indispensabile Mourinho, che anche prima del Frosinone di lui aveva detto: “Non mi piace parlare individualmente dei giocatori, ma ora Cristante ci dà di più: ha avuto un’evoluzione fantastica, nella velocità di esecuzione. Non era propriamente un genio con la palla, ma è diventato obiettivamente più sveglio, è un giocatore importante per noi. E a Genova, quando è passato dietro, la squadra è peggiorata”. Già, ma intanto poi Mou dietro lo ha riproposto anche contro il Frosinone e probabilmente succederà anche domani con il Servette e domenica prossima contro il Cagliari, complici le assenze di Kumbulla, Llorente e Smalling.
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