Medicina Lukaku
(IL TEMPO) La Roma si rialza, lo fa grazie ai suoi uomini migliori pur faticando contro il Frosinone di Di Francesco che di lasciare i tre punti all’Olimpico non ne voleva proprio sapere. E non è un caso se nel derby incrociato tra le tre squadre della regione era e resta avanti proprio l’ottimo Frosinone guidato dall’ex giallorosso. Ma la Roma aveva troppo bisogno di questa vittoria, aveva necessità di ritrovarsi, di mettere alle spalle un avvio di stagione devastante che resterà negli annali del club e che ha segnato fin troppo questa stagione.
La classifica è ancora inguardabile (il sorteggio aveva fatto sperare in avvio di tutt’altro genere) ma qualche segnale di ripresa ieri sera si è visto, anche se la Roma continua ad avere dei problemi strutturali da non sottovalutare. Anche per questo Mourinho è costretto a fare di necessità virtù: senza Smalling e Llorente si ritrova a corto di centrali in difesa e riporta lì in mezzo Cristante. La mossa libera un posto a centrocampo dove oltre a Pellegrini e Paredes c’è anche Bove dall’inizio. Karsdorp sfila la maglia da titolare a Kristensen e in attacco il portoghese conferma la coppia Dybala-Lukaku. Il lungo faccia a faccia a Trigoria ha sortito l’effetto sperato, perché almeno la Roma sembra avere più voglia.
I giallorossi partono aggressivi a testa bassa, Dybala sta sicuramente meglio delle ultime uscite e Pellegrini sembra aver ritrovato uno stato di forma accettabile: e la differenza si vede tutta. Il problema era e resta li dietro, perché ogni volta che il Frosinone affonda la difesa giallorossa balla. Cristante è in prestito in quel reparto, Ndicka fa quel che può ma mostra tutti i suoi limiti e la squadra di Di Francesco trova spesso spazi dove infilarsi pur senza riuscire a far male. E nel calcio quando sbagli poi vieni punito. E proprio su una ripartenza giallorossa, dopo un gran rischio corso in difesa a venti minuti dall’avvio, la serata si sblocca. Parte tutto, ovviamente dai piedi di Dybala tornato ad essere la luce di questa squadra: il campione del mondo fa il primo assist della sua stagione e Lukaku ringrazia. Movimento da attaccante vero, libera il sinistro e porta avanti la Roma facendo esplodere un Olimpico ancora una volta sold out. Qualche secondo di gelo, poi il Var conferma tutto ed è festa giallorossa: quarta rete dell’attaccante belga che nel 2023 ha giocato 44 partite segnando 25 reti… non male come media. Bene soprattutto per la Roma che finalmente ha trovato un attaccante al quale se dai una palla buona riesce e trasformarla in gol: uno così i giallorossi non lo avevano da una vita.
Ma è sempre più evidente quale sia la mente di questa squadra, il cuore del gioco, l’uomo al quale tutti passano il pallone quando le cose si mettono male o serve un’idea: Paulo Dybala. Pellegrini capitano e regista fa una gran fatica al rientro, Lukaku bomber vero, ma l’uomo dei sogni è l’argentino che realizza il secondo assist stagionale in occasione del raddoppio giallorosso stavolta firmato Pellegrini. Punizione millimetrica, il capitano arriva da dietro e con un piattone micidiale inchioda per la seconda volta il Frosinone che va al tappeto.
Secondo successo stagionale della Roma che si rimette in piedi e ora non può più sbagliar nulla, a partire dalla trasferta di Cagliari contro un altro ex eccellente.