José, una notte stregata e il futuro è un’incognita
(IL MESSAGGERO) Non era mai arrivato ai rigori nelle cinque finali europee disputate. Il dischetto, e la testa, gli sono stati fatali. Non riesce a José Mourinho l’ultimo capolavoro. La Roma si arrende al Siviglia, ma lo fa a testa alta. Sono state due stagioni memorabili per quello che Mourinho ha rappresentato per la Roma e per la gente di Roma. Lo Special si è calato perfettamente nel popolo, si è seduto accanto a loro. Ha creato un gruppo di uomini e una squadra vera. L’Europa è stata la sua luce. È partito con mille buoni propositi, ma il primo anno non si è ritrovato con un mercato all’altezza.
A Roma il tecnico ha rialzato la testa e attraverso la normalità è tornato Special. Ha incassato squalifiche, cartellini rossi, il tutto per difendere i suoi ragazzi dagli arbitri. In campionato si è sentito penalizzato, mentre in Europa ha raggiunto due finali in due anni. Mou vuole vincere, qui o altrove. In ballo ci sono i soldi del PSG e il richiamo del Real Madrid. E poi c’è l’amore di Roma e per la Roma. Qui i soldi per costruire una squadra stellare al momento ce ne sono pochi. La scelta è sui sentimenti. Più normal che special.