Josè, molto più di un allenatore
(IL MESSAGGERO) Mès que un entrenador. Più di un allenatore. Josè Mourinho ci scuserà se mutuiamo il Barça (més que un club), sua storica rivale. José è tecnico, mental coach, manager, frontman. È solista e uomo squadra, esclusivo e popolare, quiete e tempesta, essenziale nell’essere verboso. È la vittoria e la vittoria, perché chi tifa Mou non perde mai. Roma vive in un incantesimo, da più di due anni, da quando José ha preso permano i giallorossi.
Pagine Romaniste
RASSEGNA STAMPA
Josè, molto più di un allenatore
MAGGIO 13, 2023
Il Messaggero (A.Angeloni) – Mès que un entrenador. Più di un allenatore. Josè Mourinho ci scuserà se mutuiamo il Barça (més que un club), sua storica rivale. José è tecnico, mental coach, manager, frontman. È solista e uomo squadra, esclusivo e popolare, quiete e tempesta, essenziale nell’essere verboso. È la vittoria e la vittoria, perché chi tifa Mou non perde mai. Roma vive in un incantesimo, da più di due anni, da quando José ha preso permano i giallorossi.
Canale digitale ufficiale Lega Serie A
〈
〉
Highlight Lazio – Lecce del 12 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Sassuolo – Bologna del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Empoli – Salernitana del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Udinese – Sampdoria del 8 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Lecce – Hellas Verona del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Napoli – Fiorentina del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Torino – Monza del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Atalanta – Juventus del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Cremonese – Spezia del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Roma – Inter del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Highlight Milan – Lazio del 7 Maggio 2023 – Lega Serie A
Immalinconiti dalla esagerata normalità di Fonseca, che pur ha fatto qualcosa, lasciando come traccia solo qualche vedova: un passaggio impercettibile, il suo. Paulo è solo un tecnico. Mou è mes. Roma ha ritrovato l’orgoglio, ha riconosciuto la luce. La Roma è Mourinho, è tornata “special”. Non è semplice inventare calcio- come sostiene lui -“senza calciatori”, con una rosa ridotta all’osso, esaurita nelle gambe. Josè è stato capace di cambiare strada, ha graffiato corde stonate e ha inventato una musica comunque dolce. Empatia, famiglia, cuore. la trinità mourinhana, servita al posto della tecnica, dell’estetica, del calcio stellare.
La Roma oggi è esattamente come lui: arrogante e delicata. Sa sbriciolarsi davanti a una Cremonese qualsiasi e impennarsi quando ascolta la musica che ti accoglie in Europa. La Roma non vinceva una partita dal 20 aprile, guarda caso sempre in coppa, contro il Feyenoord, e il Bayer non cadeva lontano dalla BayArena da febbraio. José ha vinto senza isuoi artisti, Dybala e Smalling, creando gli alter ego e la differenza non si è notata. Cristante si è “abbassato” per amore della patria, Belotti e Abraham sembravano due mediani, Bove – dopo Zalewski – è l’accademico preso per mano dal suo prof Mourinho, con cui ieri ha condiviso anche una giornata di sole tennis al Foro Italico.
(…)