C’è il via libera allo stadio
(IL TEMPO) È arrivato il via libera dell’Assemblea capitolina al riconoscimento del pubblico interesse al progetto dello stadio dell’As Roma a Pietralata. Un voto favorevole che consente alla società giallorossa di preparare un piano definitivo da sottoporre alla conferenza dei servizi ma che, come stabilito dall’Aula Giulio Cesare, non è un benestare «tout court». Il Consiglio comunale tornerà infatti a occuparsi dello stadio per analizzare il progetto definitivo. «Vigileremo – sottolinea la presidente dell’Assemblea Svetlana Celli – per verificare che tutte le prescrizioni, frutto del lavoro della maggioranza con il contributo delle opposizioni, siano rispettate».
Si va dall’incremento dei parcheggi alla viabilità d’emergenza per non congestionare il traffico nel quadrante, e in particolare verso l’ospedale Pertini, fino alla mitigazione dell’impatto sonoro. Precisazioni contenute in un maxiemendamento «del quale – afferma la consigliera Antonella Melito (Pd) – possiamo ritenerci soddisfatti e che risponde a molte delle criticità sollevate in questi mesi».
Sul piano tecnico, all’As Roma di riprogrammare l’intero piano urbanistico di Pietralata già vigente – nel quale lo stadio andrebbe a inserirsi – e le vieta di cedere a terzi il diritto di superficie concesso dal Comune per novant’anni. Stringente, inoltre, l’indicazione di realizzare soltanto uno stadio – pur con gli impianti sportivi, ricettivi e d’intrattenimento già previsti in via minoritaria – e di non aggiungere cubature. «Neanche di un metro cubo», ha assicurato il sindaco Roberto Gualtieri nel suo discorso all’Aula.
I giallorossi dovranno anche farsi carico dei costi degli espropri di terreni privati. «Ma hanno fatto i conti senza l’oste, anzi, senza gli osti», commenta Flavio, uno degli abitanti della zona e tra i possibili futuri espropriati. «Siamo sei o sette famiglie e daremo battaglia», assicura, pur precisando di non essere stato ancora contattato né dalla Roma né dal Comune. «Qui non si tratta di essere o meno tifosi, pro o contro lo stadio – continua – se lei chiedesse centomila euro per casa sua e gliene offrissero la metà, la venderebbe?».
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