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CANDELA “La Roma non deve fare scelte”

di Franco BOVAIO – Vincent Candela, l’indimenticabile terzino sinistro della Roma del terzo scudetto, nella quale insieme a Cafu componeva una della coppie di esterni più forti di sempre della storia giallorossa, ha parlato del momento che sta vivendo la squadra di Mourinho e delle sue prospettive in un intervento alla trasmissione radiofonica “Sport e dintorni” in onda tutti i giorni dalle 16.00 alle 17.00 su New Sound Level 90.0. “La Roma è guidata da un grande allenatore ed ha una rosa di giocatori importanti, dunque non deve fare scelte, ma puntare ad entrambe le competizioni che deve giocare – ha detto Candela – in campionato è ad un solo punto dal quarto posto, attualmente occupato dal Milan e a tre punti dall’Inter, terza in classifica. Dunque è pienamente in corsa per qualificarsi alla prossima Champions League, che mi sembra determinante per il suo futuro. In Europa League dovrà vedersela con un avversario alla sua portata, anche se il Feyenoord di quest’anno è molto diverso da quello che ha battuto nella finale di Conference a maggio. È una squadra molto tecnica, come tutte quelle olandesi, che sono espressione di un movimento calcistico che ha sempre messo la tecnica al centro. Non come hanno fatto in altri paesi, dove invece sono stati preferiti la prestanza fisica e l’atletismo. Per me, però, la Roma è superiore al Feyenoord e può eliminarlo, per poi andare a giocare una semifinale contro un’altra squadra abbordabile, sia essa il Bayer Leverkusen o l’Union St.Gilloise. Dunque non bisogna fare scelte: si deve scendere in campo sempre per puntare al risultato, sia in campionato che in Europa. La Roma ha la rosa per farlo e un grande allenatore che sa come guidarla in entrambe le competizioni”.

E quando gli si chiede se può essere un problema giocare ogni tre giorni, visto che tutte le squadre impegnate in campionato e nelle coppe europee hanno fallito qualche partita contro le altre, ha risposto: “Ma quale problema, non c’è problema a giocare a calcio ogni tre giorni. Il calcio è uno sport collettivo e divertente, in cui giochi sempre per il risultato, perché quando scendi in campo vuoi sempre vincere, sia se giochi nel giardino di casa tua, contro tuo figlio, sia se giochi nella finale di Champions. Non credo a questa scusa della fatica che c’è a giocare spesso perché il divertimento che si prova a giocare a calcio è sempre superiore alla fatica e allo stress. Io l’ho sempre pensata così”.