Un eurogol di Mancini decide la sfida dell’Olimpico contro la Juve
(IL TEMPO) Con il cuore, con la testa e anche con le unghie in un finale interminabile. La Roma interrompe la rincorsa della Juventus, che aveva vinto le ultime quattro, vince davanti al pubblico di casa e si rimette in piedi dopo il clamoroso ko contro la bestia nera Cremonese. Succede davanti a un Olimpico per la venticinquesima volta sold out in questa stagione a conferma che il dodicesimo uomo in partite come questa fa tutta la differenza del mondo. Mou gioca a sorpresa la carta formazione cambiando tutto proprio all’ultimo: toglie gli attaccanti e mette Dybala unica punta con Wijnaldum a far coppia con di Pellegrini subito dietro l’argentino campione del mondo. Dall’altra parte del campo, l’altro campione del mondo Di Maria è l’anima della Juve ma i romanisti fanno buona guardia: attorno a lui il tecnico portoghese alza una gabbia, cosi come su Vlahovic marcato a uomo da Smalling ogni qual volta l’attaccante serbo si affaccia dalle parti dell’area giallorossa.La svolta arriva all’inizio della ripresa, quando Cristante, ancora una volta tra i migliori dei suoi, apre a Mancini che se la sposta sul destro e mette la staffilata che infila l’incolpevole Szczesny coperto da una giungla di gambe.
Primo gol stagionale per il difensore che a inizio gara sembrava costretto a lasciare il campo per infortunio: e invece proprio lui l’ha decisa. Reazione Juve immediata con il palo centrato da Cuadraro sul quale pero Rui Patricio sembrava esserci. I minuti passano, e la Roma vede il traguardo avvicinarsi e inizia a chiudersi dimostrando una grande compattezza: i giallorossi vogliono vincerla a tutti i costi. Il portiere bianconero fa un miracolo su Smalling quindi replica del numero uno giallorosso prima del terzo palo della serata juventina colpito da Mancini ma stavolta in fase difensiva. Minuti finali da infarto, Allegri segue il rivale che poco prima aveva inserito Abraham, Bove e poi Belotti, mettendo dentro prima Chiesa e infine Kean.
Ma la partita del giovane attaccante bianconero dura trenta secondi: primo contrasto «ruvido» con Mancini, brutta reazione ne Maresca lo punisce con un rosso diretto giustissimo. Il resto è adrenalina e cuore: alla Roma stavolta non mancano e il triplice fischio arriva come una liberazione. Giallorossi di nuovo in piedi, tornano al quarto posto in classifica e adesso pensano solo alla Real Sociedad che giovedì farà la sua comparsa all’Olimpico. Così i sold out saranno ventisei. Avanti un altro!