Tifosi serbi a caccia dei romanisti per vendicare i napoletani dell’A1
(LEGGO) Un agguato in piena regola, a Roma, con un’organizzazione di stampo paramilitare. La faida tra ultrà in Italia non si placa e ha coinvolto nella notte di sabato anche la frangia più estrema del tifo europeo, quella della Stella Rossa di Belgrado. Teatro dell’assalto è stata piazza Mancini, a due passi dallo stadio Olimpico dove pochi minuti prima si era giocata Roma-Empoli. A farne le spese lo storico gruppo Fedayn della curva Sud. Una decina di loro ha visto spuntare dal nulla 50 ultrà serbi pronti ad aggredirli con mazze, bastoni e a quanto pare anche armi da fuoco. L’obiettivo era uno: rubare lo striscione di rappresentanza portandolo a Belgrado e vendicare gli amici napoletani (le due curve sono gemellate) dopo la figuraccia rimediata l’8 gennaio in una stazione di servizio sull’A1 quando 50 romanisti tutti o quasi appartenenti ai Fedayn avevano tenuto testa a 300 ultrà partenopei. Chi ha assistito all’agguato parla anche della presenza di uno sparuto numero di napoletani, voce non confermata.
Ai Fedayn è stato portato via anche un borsone che conteneva altri striscioni storici. Un agguato studiato nei minimi dettagli che ha portato a 3 feriti gravi. La spedizione serba sarebbe rimasta in Italia dopo aver seguito il match di basket della propria squadra contro l’Olimpia Milano. In patria li chiamano delije, eroi, i rivali invece zingari. Si tratta di eredi di gruppi paramilitari e politici di Milosevic e si sono fatti conoscere in Italia nel 2010 a Marassi (come dimenticare Ivan Bogdanov?). I romanisti avrebbero pagato anche l’amicizia con i Bad Blue Boys dello Zagabria e hanno provato a riprendere lo striscione a Fiumicino, in 20 si sono diretti verso l’aereoporto (blindato dalla polizia) con la speranza di individuare i serbi che però erano già partiti con altri mezzi. In base ai regolamenti ultras, infatti, se lo striscione dovesse essere bruciato il gruppo si deve sciogliere. L’episodio ha fatto il giro d’Italia generando parecchia indignazione, su tutti quella della Curva nord interista che ha espresso subito solidarietà. Il rischio di rappresaglie ora è altissimo, e c’è una data cerchiata in rosso: il 10 marzo ad Atene si gioca l’attesa sfida di basket tra Panathinaikos e Stella Rossa. I greci sono da anni gemellati con la curva romanista.