PAGELLARIO di Franco BovaioCAMPIONATOTOP

MILAN-ROMA 2-2. Il “Pagellario” di Franco Bovaio

Fino all’87° zero occasioni da gol. Poi, all’improvviso, la Roma si sveglia e mette insieme il suo ottavo risultato utile consecutivo fuori casa (5 vittorie e 3 pareggi tra campionato e coppe) grazie alla sua arma migliore: le palle inattive. Angolo di Pellegrini (7) e rete di testa di Ibanez (6) per il 2-1 (proprio lui che era stato colpevole sul gol dell’1-0 di Kalulu); punizione ancora di Pellegrini, colpo di testa di Matic (6,5) respinto e ribattuta in rete di Abraham (6,5) per il 2-2. Meritato dall’inglese, che si è battuto per tutta la partita e ha finalmente ritrovato il gol.

Incredibile, ma vero! Un miracolo a Milano sul quale, a quel punto della partita, sul 2-0 per il Milan e visto come stava giocando male la Roma, non avremmo proprio scommesso. Invece è arrivato. Ma ci resta un dubbio: perché non attaccare prima in quel modo il Milan e aspettare a farlo solo quando si era ormai con l’acqua alla gola? Ma è uno di quei dubbi da “se” e da “ma” che non servono a nulla. Quel che conta è il punto, che lascia la Roma accanto alla Lazio e a distanza abbordabile dall’Inter.

Un punto che arriva anche per merito delle sostituzioni di Foti-Mourinho (6), che hanno dato ai ragazzi una determinazione che prima non avevano e che non li fa arrendere mai e organizzato una buona fase difensiva in casa dei campioni d’Italia, per poi cambiare in corsa la squadra come si doveva fare. Buoni gli inserimenti del ragazzino Tahirovic (6,5) e quello del succitato Matic, che hanno dato un po’ di geometria e logica al centrocampo, dove Cristante (5,5) è apparso sottotono. E allo stesso tempo hanno permesso a Pellegrini di tornare a giocare dove sa fare meglio, sulla trequarti. E buono l’inserimento di El Shaarawy (6,5), che quando entra a partita in corso è sempre molto incisivo. Tra chi c’era dall’inizio meritano il 6 Celik e Zalewski, Smalling e Mancini, Dybala e Rui Patricio. Non Zaniolo (4), al quale non diamo di meno solo per l’abnegazione che ci ha messo per aiutare Celik contro Theo Hernandez e Leao. Ma per il resto … Non ha tenuto una palla, è andato sempre in terra, non è stato mai pericoloso, non ha indovinato una giocata. Niente di niente. Il ragazzo deve essere più determinante. Come è stato nella finale di Conference League.