SASSUOLO-ROMA 1-1. Il “Pagellario” di Franco Bovaio
Quando vai in vantaggio in trasferta a dieci minuti dalla fine devi congelare la partita e non farti riprendere più. Un giochino che è riuscito spesso alla Roma ma non stavolta, anche perché Laurentié sulla fascia era imprendibile per tutti e alla fine ha messo quel cross basso sul quale Pinamonti ha segnato l’1-1. Tanti gli errori sulla rete del pareggio del Sassuolo. Di Karsdorp (5) che si fa scappare Laurentié dopo non aver mai inciso nei minuti che ha giocato. Di Mancini (5,5), che non riesce a chiudergli il cross dopo una partita abbastanza attenta. Di Smalling (5,5), che si fa anticipare da Pinamonti. Non di Rui Patricio (6), che sulla deviazione ravvicinata di quest’ultimo non può nulla e che durante la gara qualche bella parata l’aveva anche sfoderata. Su Laurentié aveva sofferto anche Celik (5), a conferma che lui era in serata e i romanisti no. Perché tutta la Roma ha giocato sottotono.
Male Matic (5), che nel finale ha perso anche due palloni che avrebbero potuto fruttare il 2-1 al Sassuolo. Un po’ meglio Cristante (6), che almeno in fase di copertura è stato molto efficace, ma nella costruzione … Lasciamo perdere. Male Zalewski (5), che si è anche mangiato un gol con un tiro al volo di sinistro con cui avrebbe dovuto almeno prendere la porta, non spedire il pallone in curva. E male pure Volpato (5), che deve giocare ancora tante partite per essere titolare in Serie A, mentre Zaniolo (5,5) di partite ne ha giocate tante ma deve ancora crescere. Perché è giovane e ha i mezzi per farlo. Giocasse di più con i compagni, però, visto che quando lo fa diventa utilissimo, come nell’azione con cui smarca Shomurodov (5), che tira addosso a Consigli e che è stato improvvisamente promosso titolare da Mourinho (5). Al quale stavolta diamo l’insufficienza perché la formazione iniziale non ci ha convinto e perché la sua Roma invece di progredire regredisce. Anche se le assenze pesanti sono più che un alibi.
Molto bene Abraham (6,5), che entra e fa un gran gol da centravanti vero ed è finalmente presente nel gioco, come invece non riesce a Belotti (5), ancora giù di condizione e a El Shaarawy (5), che stavolta non incide. Così così Bove (5,5), che si impegna ma senza costrutto. Infine Ibanez (6), l’uomo più atteso dopo l’errore nel derby e uno dei meno peggio. Ma ne eravamo sicuri. Tutti sbagliano e gli errori si perdonano. Capita.