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MARANGON “Il bel gioco lo fanno i grandi giocatori”

di Franco BOVAIO – Nonostante la bella vittoria di Milano ci sono sempre quelli a cui non sta bene come gioca la Roma. Anzi, secondo loro, come non gioca. E giù accuse a Mourinho, al quale dicono di essere solo un “risultatista”. Ovvero uno di quegli allenatori che pensano solo al risultato e se ne fregano del gioco. Che sono l’opposto dei “giochisti”. Come se nelle bacheche dei club restassero i complimenti e non i trofei.

Sul dilemma sollevato da questi esteti del calcio si è espresso Luciano Marangon, ex terzino sinistro degli anni ’70 e ’80 nei quali ha giocato con squadre che sono passate alla storia. “Il bel gioco lo fanno i grandi giocatori” dice ai microfoni della trasmissione “Bar Forza Lupi” in onda su Centro Suono Sport. E continua: “Ho avuto la fortuna di lottare sempre per lo scudetto. Con il Vicenza di Paolo Rossi sono arrivato secondo, con il Napoli di Krol e la Roma di Falçao sono stato in corsa per il titolo, con il Verona l’ho addirittura vinto. Solo con l’Inter non ho partecipato alla lotta per il primo posto. E ho avuto grandi allenatori: G.B. Fabbri, Marchesi, Liedholm, Bagnoli, Trapattoni. Ovviamente giocavano tutti per portare a casa il risultato e per lo più lo facevano con i canoni del calcio all’italiana di quei tempi, nei quali solo Liedholm ci faceva fare la zona, alla Roma, dove sono stato solo nella stagione 1981-82. Quella a cavallo tra il gol annullato a Turone e lo scudetto dell’83. E in ognuna di queste esperienze ho capito che solo quando hai grandi campioni in squadra puoi ambire a vincere qualcosa giocando anche bene. Perché sono loro che ti fanno giocare bene, con la loro classe e i loro colpi. Gli allenatori che li hanno nella rosa devono solo pensare a mettere bene le squadre in campo. Il resto lo fanno loro. Bel gioco compreso”.