DIVAGAZIONI ROMANISTE. Sette … o CR7?
di Franco BOVAIO – Sette colli per sette fratelli. Ah, no! Scusateci. Erano sette spose per sette re. No. Mannaggia! Ci siamo sbagliati ancora. Erano sette colli per sette re e sette spose per sette fratelli. Ooooh! Adesso si che torna. È che con tutti questi sette che ci girano per la testa ci siamo confusi nell’accoppiarli.
E ad essi se ne aggiungono altri, perché sette è da sempre il numero magico di Roma e il 7 luglio sarà il primo giorno in cui la Conference League che abbiamo vinto verrà esposta al pubblico allo Stadio Olimpico. Dove resterà fino al 21 luglio. E Angelo Di Livio, che quando giocava nella Primavera della Roma indossava il numero 7, ha detto che il 7 luglio, proprio in coincidenza con il primo giorno dell’esposizione della Conference, verrà presentato il numero 7 per eccellenza del calcio attuale. Quel Cristiano Ronaldo che, infatti, è noto con il soprannome di “CR” e che sembra, pare, si dice, si mormora, si sussurra, si urla, si annuncia (anche quando la notizia non è vera ma solo una boutade da social) che potrebbe essere il colpo di mercato della Roma. Quello che il noto Fabio Caressa, a metà giugno, disse di avere l’impressione che la società giallorossa avrebbe messo a segno. “Un colpo di cui parlerà tutto il mondo” furono le parole del noto giornalista di Sky.
Mamma mia, con tutti questi sette che ci rimbalzano nella testa, chissà che non sia proprio quello del “Ronaldo (a quel punto) de’ noantri” che ci farà cadere dalla sedia. Perché se la Roma lo prenderà davvero, poi hai voglia a dire “è vecchio”; “viene a Roma solo per svernare”; “non lo voleva più nessuno e si è accontentato della Roma”.
Sarebbero solo parole. Le stesse che vennero pronunciate un anno fa quando la società di Trigoria annunciò Mourinho lasciando tutti di stucco. Con i fatti che poi hanno dimostrato che erano solo “parole, parole, parole”.