In 100mila fra Circo Massimo e Colosseo. Anche i Friedkin festeggiano sul pullman
(GAZZETTA.IT) Mentre l’onda di bandiere giallorosse si infrange in zona Circo Massimo con canti, cori, fumogeni e lacrime, due turiste americane sui vent’anni si guardano incredule, in disparte, ignare di cosa stia accadendo: “What the f… is going on?”. “Che cavolo è successo?”. Chissà se qualcuno gli spiegherà mai cosa, cioè che la Roma ha vinto la Conference e che sta per arrivare il pullman scoperto con la coppa.
CHE FESTA — Stanotte molti romanisti non hanno dormito. In più di tremila hanno aspettato la squadra a Fiumicino, poi nel pomeriggio si sono radunati tra via di Terme di Caracalla, Circo Massimo (storico raduno dei tifosi quando c’è da festeggiare un trofeo) e il Colosseo. Circa centomila giallorossi in festa, gente di tutte le età, molti di loro presenti anche all’aeroporto. Bambini con le maglie di Zaniolo, Abraham e Pellegrini, molti sulle spalle dei papà. Baci e abbracci per incastonare giorni storici in ricordi profondi. “Amore, sei contento?”, dice un padre al figlio di 3/4 anni. Il suo sorriso vale più del ‘sì’. Ci sono centinaia di adolescenti appena usciti da scuola. Guardano le dirette dei giocatori e se la ridono. Molti di loro non hanno mai festeggiato un trofeo della Roma. Nel 2008 avevano al massimo tre anni, per loro questo giorno è come il Natale. Poi adulti/ragazzi con la 10 di Totti e signori di mezza età. Qualcuno ribadisce che era presente a Roma-Liverpool, finale di Champions persa nel 1984 e forse, almeno in minima parte, riscattata ieri notte. Gagliardetti, bandiere, magliette, persino quella di Totti con scritto “vi ho purgato ancora”. Striscioni sparsi poi. Tanti. Uno di questi recita “er core me se infuoca”. Manifesto di un sentimento forte.