Mourinho, la vittoria non è giovane
(IL MESSAGGERO) Trigoria, con l’arrivo di Mourinho, rischia di non essere un paese per i giovani. Il ciclone Special One ha cambiato tutto. E se anche il giorno della presentazione l’accenno al «progetto sostenibile e alla necessità di tempo» per attuarlo non è mancato, la volontà di accelerare è insita nel dna del portoghese. Vien da sé che in quest’ottica meglio un instant-team che un gruppo di ragazzi da far crescere.
Si spiega così la netta virata sul mercato da parte di Pinto che, accantonata la linea-verde, dopo il 33enne Rui Patricio ora si concentrerà su altri obiettivi a cavallo dei 30 anni. Xhaka (29 anni a settembre), Telles (29 anni a dicembre), Kostic (29 anni a novembre), Maksimovic (30 anni a novembre) sono soltanto alcuni dei profili messi nel mirino dal gm giallorosso. Una scelta dovuta al fatto che se tra tre anni lo Special One si vede «festeggiando qualcosa», almeno l’obiettivo minimo in questa stagione non può essere fallito. Agganciare la Champions equivale a mettere in cassa una sessantina di milioni. Ossigeno puro dopo l’ultimo anno e mezzo di pandemia.
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