DIVAGAZIONI ROMANISTETOP

DIVAGAZIONI ROMANISTE… Rocca, Zaniolo, Spinazzola e … Zappacosta

Di Franco BOVAIO – Arriva Mourinho e si rompe Spinazzola. Il 2 luglio 2021 è un condensato della Roma. Il grande entusiasmo seguito dall’altrettanta, grande, delusione. E dall’infinita tristezza per la cattiva sorte di questo ragazzo di Foligno, forte e fragile allo stesso tempo. Sempre pronto a sorridere alla vita, ma costretto, da questa, a quelle lacrime che non dimenticheremo facilmente.

In ordine di tempo Spinazzola è solo l’ultimo campione della Roma sacrificato sull’altare della nazionale. L’ultimo di un filo nero di sfiga che, senza andare troppo indietro nel tempo, parte da Rocca, passa per Zaniolo e arriva a lui. Fatalità tutti e tre vittime di gare contro le rappresentative di quello che, una volta, veniva definito il “Be-Ne-Lux” (Belgium, Nederland, Luxembourg). Con Rocca che si ruppe il ginocchio al Tre Fontane dopo una partita che non doveva giocare (perché già sofferente) contro il Lussemburgo. Con Zaniolo che si è rotto il secondo ginocchio contro l’Olanda e con Spinazzola che si è fatto male contro il Belgio. La prossima volta che andremo ad affrontare una di queste tre, per piacere, non convocate romanisti. Ve lo chiediamo da tifosi giallorossi un po’ attempati, che tremano ogni volta che vedono un giocatore della Roma in nazionale. Perché il destino ci ha già segnato, al punto di farci pensare che ha proprio ragione quel vecchio proverbio che dice “se la fortuna è cieca la sfortuna ci vede benissimo”. E, purtroppo, vede sempre dalla parte della Roma, che ora sul mercato dovrà cercare anche un sostituto pro-tempore di Spinazzola. Che doveva essere uno dei punti fermi della squadra di Mourinho.

Noi un nome lo avremmo: Zappacosta. Quest’anno Ballardini, nel Genoa, lo ha fatto giocare proprio da terzino sinistro con il piede invertito (lui è un destro naturale) ottenendo degli ottimi risultati e qualche bel gol. Poi sarebbe un cavallo di ritorno, che per questo non avrebbe problemi di inserimento, perché già conosce l’ambiente. Al quale non ha potuto dimostrare tutto il suo valore perché appena è arrivato si è rotto il ginocchio. Appunto. Ma ora è integro e meriterebbe di avere una seconda opportunità in attesa del ritorno di “Spina”, al quale diciamo il nostro più grande “Daje”.

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