Mourinho studia i giovani
(IL TEMPO) In attesa di accogliere i primi colpi di mercato, José Mourinho vuole studiare da vicino i talenti del settore giovanile della Roma. Il portoghese ha deciso di convocare sei ragazzi della Primavera di Alberto De Rossi per il raduno fissato il 6 luglio a Trigoria: oltre a Darboe – ormai considerato un giocatore della prima squadra – anche Boer, Feratovic, Tripi, Zalewski, Ciervo e Providence inizieranno la preparazione agli ordini dello Special One. Non è escluso che nei prossimi giorni la lista possa allungarsi ulteriormente, ma difficilmente i nomi di Milanese e Bove figureranno tra i convocati: Milanese ha richieste da diversi club di B ma anche di Serie A, opzione che appare più probabile per una cessione a titolo definitivo, Bove invece andrà a fare esperienza in prestito in Serie B.
Nel primo giorno di Mourinho al Fulvio Bernardini non ci saranno i giocatori che non rientrano nei piani del nuovo tecnico, che si alleneranno in un gruppo a parte con orari differenti rispetto alla prima squadra. Per loro la preparazione – a meno di cambi di programma – inizierà il 19 luglio: degli esuberi faranno sicuramente parte Bianda, Coric e Nzonzi mentre sono in corso valutazioni sugli altri giocatori di rientro dai rispettivi prestiti. Prima di iniziare la preparazione la società presenterà ufficialmente Mourinho, che la prossima settimana sbarcherà nella Capitale.
In attesa di accogliere l’ex Tottenham, Tiago Pinto continua a lavorare alle cessioni senza perdere di vista le richieste dell’allenatore. La priorità è trovare il prima possibile un centrocampista e un portiere: Rui Patricio è sempre in pole per prendere il posto di Pau Lopez e nelle ultime ore sono ripresi i contatti con il Wolverhampton. Xhaka continua ad aspettare i giallorossi ma anche per lo svizzero – che si sta mettendo in mostra agli Europei – si cercherà di accelerare i tempi dopo il rifiuto dell’Arsenal ad una prima offerta da 15 milioni. La questione attaccante invece verrà affrontata a ritiro iniziato: prima infatti c’è da risolvere il nodo Dzeko.