Uno sceriffo per lo Special
(IL MESSAGGERO) Fare peggio dell’ultimo biennio, alla voce reti subite, è veramente difficile. Lo Special One eredita un -137, comprese le coppe, senza considerare che per la quarta volta negli ultimi 70 anni la Roma ha concluso un torneo di serie A subendo più di 55 reti. Attualmente in rosa ci sono 5 centrali: Smalling, Kumbulla, Mancini, Ibanez e Fazio. Jesus, il sesto, può esser considerato ormai un ex visto che si svincolerà a breve. Rimangono in bilico i due sudamericani.
Pinto sta cercando una sistemazione per Fazio (che ha rifiutato Parma e Sampdoria a gennaio) mentre attende un’offerta per Ibanez. Un sacrificio per lasciar spazio al nuovo titolare. Mourinho ha sempre amato avere un centrale dominante tecnicamente e uno fisicamente. Una sorta di doppio sceriffo: uno buono, l’altro cattivo. La coppia titolare ad oggi è Mancini-Smalling. Sull’inglese, però, c’è un grosso punto interrogativo legato alle condizioni fisiche. In stagione, ha disputato appena 1359 minuti: troppo poco per considerarlo un punto fermo. Le prime scelte monitorate in questo periodo spaziano da Aké (Manchester City), Diego Carlos (Siviglia) e l’ex Rudiger (Chelsea), in più Jérôme Boateng, che si svincola dal Bayern. Allo Special One piace molto Skriniar che avrebbe voluto con lui già al Tottenham. Capitolo Pellegrini: la scadenza sino al 2022, a livello temporale, mette fretta alla società e regala inevitabilmente più forza al calciatore. L’idea della Roma è quella di togliere la clausola dal contratto (attualmente ne è presente una di 30 pagabile in due tranche): non resta che sedersi e parlarne.
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