STORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

AJAX-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Si può vincere in tanti modi: soffrendo, ribaltando, tra errori e parate decisive, è tra quelli più belli.

Non avevo molto dubbi né sulla voglia della Roma di fare una partita importante, né sulla sua capacità di trasecolare alla prima difficoltà.

Mi ero inoltre preoccupato da subito: il volto vitreo di Fonseca, inquadrato prima del match, sembrava lanciare messaggi non positivi.

Gli stessi che parevano apparire dopo lo scellerato passaggio di Diawara, che mette in difficoltà Mancini (diffidato) in occasione del gol olandese. Poco colpevole l’italiano nella circostanza, a mio modesto parere: molto più responsabile, invece, quando non segue l’uomo preferendo tentare di coprire la porta.

La Roma che era stata attenta, che aveva in Spinazzola la costante soluzione offensiva fino all’infortunio, che poteva contare su uno Dzeko in serata, si scioglieva come troppe volte nelle partite importanti di queste due ultime stagioni.

Errori avversari, risposte di Pau Lopez – sempre malissimo nel cercare di far partire l’azione coi piedi – ma i giallorossi resistono fino alla follia, ennesima, di Ibanez.

Fatto sta che il protagonista che non ti aspetti, mantiene la partita in bilico: Pau segue le dritte giunte dalla panchina; resta in piedi e ipnotizza Tadic, facendo iniziare la “terza partita” della serata.

Si soffre perché la fase difensiva della Roma, al netto delle assenze e degli adattati, è sempre rivedibile.

Si soffre ma, finalmente, si inizia anche a rinunciare al rischioso giropalla a ridosso della propria area.

Il sempre vituperato Pellegrini trova il goal del pari, prima del 2-1 splendido di Ibanez, che dà un valore importante alla gara di ritorno chissà con quali calciatori in più a disposizione.

Una nota a margine per Calafiori, che si comporta da adulto: giocando semplice tutto il match e non reagendo alla pallonata praticamente in faccia (!) del raccattapalle. Se stesse finalmente bene sarebbe complicato non farlo giocare.

Domenica c’è il Bologna: illudersi di pensare a una sola competizione fa solo abbassare la concentrazione. Lo si affronti con intelligenza nelle scelte ma al meglio per preparare sì, davvero bene, il ritorno con l’Ajax.

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