STORIA DI IERI di Diego AngelinoCOPPE EUROPEETOP

SHAKHTAR-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – I timori dopo Parma erano aumentati a dismisura, ma la Roma passa in sostanziale scioltezza ai quarti di Europa League.

Ricordo che è il primo accesso negli ultimi 22 anni al turno in questione di questa Coppa – che ha cambiato nome tre volte nella sua storia – semplicemente perché, negli ultimi cinque lustri, la Roma è stata quasi sempre impegnata in Champions League.

Così come m’interessa nulla la polemica sulla considerazione data ai giallorossi da qualche giornale: sono recriminazioni che lascio volentieri ad altre tifoserie.

Sulla partita, la Roma fa ciò che deve: non prende goal nei primi minuti. Anzi, potrebbe subito chiudere la pratica con Borja Mayoral, che fallisce una grande occasione.

Lo Shakhtar è tutto “chiacchiere e distintivo”: i giallorossi non faticano particolarmente a tenerlo a bada, concedendo praticamente solo conclusioni dalla distanza, neutralizzate – nella ripresa anche con una parata importante – da Pau Lopez.

Pronti, via e a inizio ripresa si chiudono i giochi, col primo dei due goal del sorprendente capocannoniere dell’Europa League, Mayoral.

Tutto virtualmente chiuso, ora tocca alla gestione dei dettagli: Karsdorp prende, da diffidato, un banale giallo, appena un attimo prima di uscire. Assurdo.

Come fare tre sostituzioni quando c’è una punizione in fase offensiva per gli avversari: non è un caso che, proprio in quella circostanza, lo Shakhtar trovi il goal del momentaneo 1-1.

Per fortuna non ci sono ulteriori conseguenze: c’è anzi un vivace Carles Perez, che in queste occasioni riesce a tirare fuori quelle qualità spesso assenti nelle partite dove non ci sono spazi; servito da Pedro, permette altruisticamente a Mayoral di firmare la sua doppietta.

La Roma prosegue la sua corsa e, come nelle “migliori” tradizioni, il sorteggio non ci arride: l’Ajax dell’ex Stekelenburg – e del “simpatico” Poulsen come viceallenatore – prima; poi, eventualmente, il favorito Manchester United, che affronta il Granada. Entrambe, come gli ucraini, sono scese dalla Champions League. Durissima.
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