Fonseca alle prese con il suo passato
(IL TEMPO) Un salto nel passato per continuare a costruire il futuro della Roma. Per Fonseca è arrivato il momento di pensare alla sfida di Europa League contro lo Shakhtar Donetsk, la squadra con cui ha alzato tre scudetti prima di trasferirsi all’ombra del Colosseo per misurarsi con il campionato italiano. Una sfida crudele in cui il tecnico dovrà mettere da parte i sentimenti che lo legano indissolubilmente alla squadra arancio-nera. Oltre ad essersi consacrato come allenatore di caratura internazionale, in Ucraina ha lasciato tanti calciatori con cui ha instaurato un forte legame personale e che ritroverà dopo quasi due anni. Nomi noti anche al pubblico romanista visto che alcuni dei giocatori che scenderanno in campo all’Olimpico sono gli stessi che nel 2018 affrontarono la Roma negli ottavi di Champions: dopo la sconfitta per 2-1 dell’andata (con un clamoroso salvataggio di Bruno Peres sulla linea di porta) al ritorno fu un gol di Dzeko a regalare a Di Francesco la qualificazione ai quarti di finale contro il Barcellona.
Oltre al capitano Marlos nell’undici titolare di Luis Castro dovrebbero esserci anche Vitao, Dodo, Maycon, Tetè e Junior Moraes oltre a Taison e Ismaily (accostati alla Roma nelle ultime sessioni di mercato). Scorrendo la rosa degli ucraini sono addirittura 21 i giocatori che militavano nella squadra del presidente Achmetov quando il portoghese allenava lì. Ma il passato è soprattutto una questione di cuore: in Ucraina il tecnico ha trovato l’amore sposando l’ex capo ufficio del presidente del club, Katerina Ostroushko, che lo ha seguito nella sua avventura italiana e che sui social ha reagito con un «Oh my god» dopo aver conosciuto l’esito del sorteggio per gli ottavi di Europa League.
Quello di giovedì sarà un match particolare anche per i collaboratori del portoghese che, come lui, nella regione di Donec’k hanno trascorso momenti importanti. Nel giugno 2019, prima firmare con i giallorossi, l’allenatore ha confermato gran parte del suo staff tecnico: oltre al vice Nuno Campos, ai preparatori Nuno Romano e Pedro Moreira e al match analyst Tiago Leal, Fonseca ha deciso di portare con se anche Vitaliy Khlivnyuk che allo Shakhtar ricopriva il ruolo di team manager. Ed è proprio per colpa di una scommessa persa con Khlivnyuk se Fonseca nel dicembre 2017 si presentò in conferenza stampa travestito da Zorro dopo aver battuto il Mancheser City ai gironi di Champions. Dolci ricordi che il tecnico nato in Mozambico ha riposto momentaneamente in un cassetto. Attualmente la sua unica preoccupazione è la formazione da schierare: oltre a dover sopperire alle assenze di Dzeko e Veretout e a quella probabile di Ibanez – ieri il brasiliano ha svolto ancora lavoro individuale mentre Calafiori è tornato in gruppo – c’è da affrontare la questione Borja Mayoral. Nonostante le parole di elogio spese dopo la vittoria con il Genoa, lo spagnolo in campionato non segna da sei gare consecutive e Fonseca sta valutando l’ipotesi Mkhitaryan al centro dell’attacco. Gli ultimi due allenamenti saranno decisivi per sciogliere i dubbi del tecnico.