Occasione Champions
(IL TEMPO) Fonseca riparte da Pedro e Smalling. Il tecnico, costretto a destreggiarsi tra infortunati e squalificati per schierare la formazione anti-Genoa, in conferenza stampa ha anticipato che entrambi i giocatori arrivati a Roma dalla Premier League scenderanno in campo dal 1′. L’ex United – rientrato in gruppo lunedì scorso – sostituirà Kumbulla al fianco di Mancini e Cristante, lo spagnolo invece giocherà nel tridente insieme ad El Shaarawy e Mkhitaryan. Il portoghese è intenzionato a concedere un turno di riposo a Borja Mayoral, elogiato alla vigilia del match: «Borja è un giovane che sta giocando molto bene, è vero che non ha segnato nelle ultime cinque gare di campionato ma l’ha fatto nelle due partite col Braga – le parole di Fonseca – è importantissimo per noi, anche quando non segna crea spazi e capisce bene ciò che deve fare. Se guardiamo i suoi numeri rispetto ai minuti giocati, sono molto interessanti». A prendere il posto dello spagnolo sarà Mkhitaryan, che agirà nella stessa posizione in cui nella partita d’andata ha realizzato una tripletta. Fonseca ha cercato di mischiare le carte, confermando però l’attitudine dell’armeno a giocare come falso centravanti: «Miky attaccante è una soluzione che possiamo adottare, l’ha fatto diverse volte e ha giocato molto bene».
Le novità più importanti riguardano inevitabilmente il centrocampo, orfano dell’infortunato Veretout che resterà ai box per almeno un mese dopo il ko contro la Fiorentina. Fonseca ha valutato diverse soluzioni per sopperire alla mancanza dell’uomo più importante per il modo di giocare della sua squadra: «Abbiamo diverse alternative come Villar, Pellegrini, Mkhitaryan». A spuntarla sarà Pellegrini, che arretrerà in mediana vicino a Diawara, mentre Villar partirà dalla panchina. Sugli esterni pronti Karsdorp – che contro la Fiorentina ha giocato solo gli ultimi dieci minuti al posto di Bruno Peres e Spinazzola, costretto invece a fare gli straordinari. Il tecnico ha ammesso che il numero 37 avrebbe bisogno di rifiatare ma, considerata la situazione di emergenza, il classe ’93 sarà costretto ancora una volta a fare gli straordinari: «È vero, gioca sempre e ha grandi capacità fisiche – ha spiegato Fonseca – ma la sua posizione in campo esige questo sforzo. Attualmente abbiamo solo tre terzini pronti, se ci sarà bisogno di far giocare Spinazzola dobbiamo farlo senza pensare alle altre partite». Il rischio di scendere in campo ogni tre giorni senza avere quasi mai il tempo per recuperare è un problema reale che – nell’anno in cui il Covid-19 ha pesantemente condizionato i calendari sportivi – riguarda tutte le squadre. Per l’allenatore della Roma la soluzione è una sola: «Giocare meno partite. In questo momento Liverpool, Bayern, Real, sono in emergenza e anche in Italia abbiamo questo problema. Servirebbero giocare meno anche con le nazionali, non è umano giocare così tanto». Intanto in panchina torna Santon: l’ultima convocazione del difensore risale alla gara del 14 febbraio contro l’Udinese. Prima chiamata per l’americano Ryenolds, tribuna per Dzeko e Calafiori ancora indisponibili.