Roma, Paulo a muso duro
(IL MESSAGGERO) Sente la pressione come poche volte il Paulo Fonseca che ieri ha parlato alla vigilia dell’Udinese. La Roma, appena sorpassata dal Napoli (migliore differenza reti) che ha il vantaggio dello scontro diretto e la partita d’andata con la Juve da recuperare, entrerà del resto in campo partendo dal 5° posto. Il portoghese è, però, irriconoscibile. E getta la maschera: «Sono io che lavoro con la squadra, che la preparo e che devo capire come deve giocare. Se io decido che debbano giocare le due punte lo faranno, ma la mia decisione non è in funzione della pressione o di quello che si scrive. Poi vedremo quando sarà il caso di metterle insieme». Su chi tra Dzeko e Mayoral non si sbilancia, escludendo però che possano giocare insieme: «Dzeko si sta allenando bene. Come Mayoral. Vedremo quale sarà la mia scelta». Non accetta alcuna critica nemmeno per la difesa: «I gol subiti non riguardano solo i tre difensori centrali, ma è una questione collettiva». Esalta il carattere dei suoi giocatori. «L’aggressività della squadra non si vede con le proteste agli arbitri. Che non dovrebbero essere influenzati dalle proteste dei giocatori. La squadra ha dimostrato grande cattiveria».