Alta tensione. Dzeko è fuori
(IL MESSAGGERO) Paulo Fonseca sostiene di avere l’appoggio della società e della squadra. Un appoggio a orologeria: davanti a un altro fallimento, oggi contro lo Spezia, quel sostegno verrà meno inevitabilmente. Diciamo quindi che Fonseca si gioca tutto o quasi. E intanto si concede il lusso di scaricare il capitano. Edin Dzeko. Il rapporto tra i due è simile a quello tra Gasperini e Gomez: nullo. Si è parlato di lite furibonda a Bergamo, lo stesso è avvenuto qui a Roma, all’Olimpico, dopo la disfatta in Coppa Italia contro lo Spezia.
Una “rissa” che dura da mesi, da quando Edin, dopo l’eliminazione dall’Europa Lbeague, ad agosto, contro il Siviglia, parlò di “gara preparata male”, una chiara accusa al tecnico. Che per tutta l’estate ha sperato di poterlo cedere: Juve, poi Inter, poi di nuovo Juve e infine è rimasto alla Roma. Ma quando si superano i limiti lo strappo è inevitabile. E Fonseca – il giorno dopo – ha comunicato alla squadra che Dzeko non avrebbe fatto parte della sfida di oggi con lo Spezia. Ieri invece in conferenza stampa ha provato a tappare la falla, parlando di motivi fisici legati ad una “contusione”.