DIVAGAZIONI ROMANISTE… Arriba España

Di Franco BOVAIO – Semo romani, trasteverini …. Si, ‘na vorta! Adesso Lazio-Roma, per i tanti spagnoli delle due squadre, sembra più una partita della Liga che il derby della Capitale. Anche perché, di capitolino, tra quelli che scenderanno in campo ci sarà solo Lorenzo Pellegrini. Gli altri saranno o italiani di altre regioni o stranieri. E in quest’ultimo caso soprattutto spagnoli. Tre della Lazio (Reina, Patric e Luis Alberto), ai quali si può aggiungere Milinkovic-Savic, che in Spagna è nato e ben cinque della Roma: Pau Lopez, Borja Mayoral, Villar, Carles Perez e Pedro. Chi giocherà dal primo minuto? Tra i biancoazzurri Reina e Luis Alberto dovrebbero essere quasi sicuramente della sfida, come Milinkovic-Savic. Tra i giallorossi sono saliti prepotentemente alla ribalta Pau Lopez, che si è ripreso il posto tra i pali dopo l’infortunio di Mirante e che contro l’Inter ha fatto due parate-prodezze da nove in pagella e Villar, che insieme a Veretout forma la migliore coppia di centrocampisti centrali che, al momento, Fonseca può mandare in campo.

Gli altri spagnoli in giallorosso, invece, dovrebbero partire dalla panchina. Compreso Pedro, che appare recuperato ma che il mister sembra orientato a tenere ancora fuori a favore di Pellegrini. Che, come scritto, sarà l’unico romano in campo e uno dei soli sei italiani che presumibilmente giocheranno titolari. Tre nella Lazio (Immobile, Acerbi e Lazzari) e altrettanti nella Roma, che oltre a Pellegrini schiererà Mancini e  Spinazzola.

Ma alla fine queste sono solo curiosità da calcio moderno. Perché che lo giochino i romani, gli italiani, gli spagnoli o gli stranieri il derby è sempre il derby. Che non è mai, né mai potrà essere, una partita come le altre. Come forse ha ben capito qualche straniero delle due squadre che gioca a Roma da ormai molto tempo e che, per questo, ha assimilato il vero significato che ha questa partita dalle nostre parti. A Roma. No a Lazio!