MENEZ “Alla Roma problemi con alcuni tifosi, ma esperienza bellissima”
Rientrato in Italia nelle fila della Reggina, Jeremy Menez ha parlato alla Gazzetta dello Sport del sua esperienza nel campionato cadetto. Tra le tante cose, si è parlato anche della sua prima esperienza nella Capitale. Queste le sue risposte:
Che cosa è successo?
«Ho riscoperto la voglia di sudare e faticare dopo aver dormito quasi tre anni».
Dormito?
«Sì, in Turchia e in Messico: non sono riuscito ad ambientarmi, non ci stavo con la testa volevo tornare dalla famiglia. Poi sono andato a Parigi, ma sentivo che volevo confrontarmi con un campionato più competitivo».
Menez lo spaccone…
«E’ la verità, ho ancora voglia di essere protagonista».
Ha detto di sentirsi un po’ Totti e un po’ Pippo Inzaghi.
«Più il primo in realtà, a me non basta segnare. Conta di più fare un assist o essere utile per la squadra».
Si è lasciato male con i tifosi della Roma?
«Diciamo che alla fine c’erano problemi con una parte di loro. Un’esperienza bellissima».
Era considerato un egoista, uno innamorato del pallone.
«Non è vero. Nel calcio e nella vita non puoi piacere a tutti, ma i numeri dicono tutto: andate a vedere quanti assist ho fatto in carriera da quando avevo 18 anni».
Il tecnico che le ha insegnato di più? Non vale dire tutti.
«E invece lo dico: tutti, da Mihajlovic a Spalletti a Pippo Inzaghi, che mi ricorda Lacombe, mio allenatore al Sochaux: è uno che vive per il calcio».