STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Così piccolo e importante

Stagione 2007-08, alla Roma arriva un francese piccolo di statura ma dagli ottimi piedi. Si chiama Ludovic Giuly, in pochi lo conoscono, ma presto impareranno ad apprezzarlo. Perché è vero che non parte spesso tra i titolari di una squadra che Spalletti ha forgiato a suo piacimento, ma è anche vero che quando entra è spesso decisivo. In quella stagione, infatti, gioca 48 partite ufficiali con 8 gol, di cui 32 gare con 6 reti in campionato. Nell’estate del 2008 la Roma lo cede al PSG, ma il piccoletto si è comunque messo due trofei nella sua bacheca personale con la maglia giallorossa: 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa Italiana.

Qualche tempo fa, nel corso di una intervista che ha rilasciato a Sky, ha ricordato la sua esperienza romana, soffermandosi a parlare del mister che aveva avuto, Luciano Spalletti e delle due icone romaniste Totti e De Rossi, che qui aveva come compagni di squadra. “Spalletti era troppo diretto, non mi metteva a mio agio e non accettava che si mettessero in discussione le sue idee, per questo con lui ho avuto qualche problema – ha detto Giuly – ma alla fine il nostro è stato comunque un buon rapporto e mi ha insegnato molto, soprattutto a livello tattico, visto che quando sono arrivato in Italia, di tattica, ne sapevo poco”.

Ben diverso il legame con Totti e De Rossi. “Vedendoli ho capito cosa significa essere una bandiera in Italia, dove succede spesso che un calciatore diventa il simbolo di una squadra. Gli chiedevo perché non avessero mai lasciato la Roma e parlando con loro ho capito che sono troppo italiani, amano la loro città, la maglia, la squadra con la quale giocano da sempre e quindi non potevano andarsene. Se lo avessero fatto per loro sarebbe stato drammatico. A De Rossi e Totti la Roma gli scorre nelle vene. Iniziavano a parlare del derby quindici giorni prima e dicevano che perderlo sarebbe stata la fine del mondo. Questi valori oggi nel calcio sono molto rari. Senza loro due la Roma non sarebbe la stessa cosa”.Parole che risalgono al 2012 e che oggi, dopo i loro addii al club giallorosso, hanno trovato conferma.

(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)

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