STORIE GIALLOROSSE… Il ragioniere dello scudetto
Ventisette partite su trentaquattro con un rendimento sempre al di sopra della sufficienza. Anzi, talvolta molto al di sopra di questa. E sempre nel centro del gioco, là dove tutti i palloni passano tra i tuoi piedi. Nel 2000-01 Cristiano Zanetti era già uno dei migliori giovani registi del campionato, tanto che nella stagione precedente (1999-00) Fabio Capello lo aveva voluto alla Roma proprio per questo. Poi, nell’estate del 2000, la società di Sensi aveva acquistato il brasiliano Emerson e per Zanetti sembrava non esserci più spazio. Ma Emerson si fece goffamente male alla vigilia del campionato e le chiavi del centrocampo e del gioco vennero ridate in mano al “ragioniere” di Carrara.
Che a molti ricordava il Valigi vice di Falçao dell’82-83 del quale, alla fine, ha ripercorso la stessa strada: vincere lo scudetto in giallorosso e poi dirsi addio. Perché alla fine di quel campionato 2000-01 la Roma ha scucito il tricolore dalle maglie della Lazio, ma tra grandi rimpianti ha anche salutato il ventiquattrenne Zanetti, richiamato all’Inter. Intanto Emerson era guarito e nella seconda parte del torneo era tornato in squadra e con Tommasi e lo stesso Zanetti aveva formato un centrocampo di tutto rispetto, che ben poteva supportare e sopportare il peso specifico del tridente Totti-Batistuta-Delvecchio (o Montella). Questa è la storia breve, ma intensa, di Cristiano Zanetti, che venne, vide e vinse con la Roma, toccando proprio in giallorosso il vertice più alto della sua bella carriera.
(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)