Serie A, venti di speranza
(IL MESSAGGERO) Il calcio ritorna. Prima la Coppa Italia, con semifinali (il 13 giugno Juve-Milan e il 14 Napoli-Inter) e la finale il 17 a Roma a fare da apripista alla ripresa della Serie A, fissata al 20 giugno.
Restano da giocare ancora 12 giornate, più 4 recuperi: 124 partite. Si profila un tour de force massacrante con tre gare alla settimana (per ora gli slot orari sono: 17,15; 19,30; 21,45). Un positivo potrebbe rimettere tutto in discussione visto che restano i 14 giorni di stop in caso di contagio. Ora però era fondamentale ripartire. D’altronde la Figc ha già pronti un piano B (play-off) e un piano C (classifica congelata) in caso si manifesti la necessità.
Oggi l’Assemblea di Lega deciderà il calendario: i club spingono per cominciare dai recuperi, le tv vorrebbero la 27/ima giornata. In attesa di capire cosa vedranno il 20, si comincerà con la Coppa Italia. Una scelta che fa contenti tutti. In primis il ministro Spadafora, che voleva le gare in chiaro sulla Rai, poi le pay tv che così manterranno intatti i loro diritti.
Spadafora però è tornato ad appellarsi a Sky e Dazn auspicandosi «che si possa andare incontro alla volontà di tutti gli italiani di vivere questa ripresa con passione e anche evitando assembramenti in luoghi pubblici per andare a vedere le partite». Traduzione: vorrebbe una parziale offerta accessibile a tutti. Già partita la trattativa.