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Roma, il budget viene dalle cessioni

(IL MESSAGGERO) La missione di Petrachi non è segreta: la priorità, già nella sessione invernale del mercato, è abbassare i costi di gestione, ridurre il monte ingaggi e anche la rosa. Piano facile da esporre e non da mettere in pratica, prevedendo le dismissioni di giocatori come JesusPerotti e Pastore. Che hanno ingaggi da top player e quindi di complicata collocazione in club che non siano di prima fascia.

Su Jesus c’è il Bologna, su Perotti, solo timidamente, il Torino e su Pastore, a sentir l’interessato, il Lione (la Cina lo chiama, ma lui non risponde). Pallotta, più interessato alla negoziazione con Friedkin che rischia di ripartire solo nel nuovo anno, non ha messo in preventivo alcun budget per qualche arrivo in corsa, Il compito di Petrachi, in questo senso, è delicato: con gli esuberi non si fa cassa.

Fonseca, scaricato informalmente Kalinic, chiede il vice Dzeko. Il ds ha qualche idea, a cominciare da Mariano Diaz che il Real Madrid fa partire anche in prestito. L’ingaggio (4.5 milioni), però, spaventa. Pinamonti, quasi sicuramente tagliato dal Genoa, si può prendere, ma non convince. Kean piace più degli altri,ma l’Everton è disposto a trattare solo la cessione a titolo definitivo. E Ancelotti, dopo il debutto in Premier, ha confermato di puntare forte sull’attaccante.

Le richieste più credibili sono mirate a calciatori che Petrachi non intende mettere sul mercato come Florenzi e Under. Il club giallorosso, intanto, è curioso di vedere come finirà il braccio di ferro tra Nandez e il Cagliari: il centrocampista chiede la risoluzione contrattuale (udienza il 14 gennaio) per presunte irregolarità sulla cessione dei diritti di immagine. Se avrà ragione, va sul mercato a costo zero: Roma alla finestra con Inter e Napoli.

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