FIORENTINA-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
Una bella Roma chiude il 2019 passeggiando sulle macerie della Fiorentina di Montella (fresco di esonero, dispiace).
Partita mai in discussione, con la Roma che lascia un po’ d’iniziativa iniziale ai padroni di casa, salvo poi castigarli con un micidiale uno-due. La tecnica di Pellegrini e quella di Zaniolo, in occasione del vantaggio di Džeko; la chirurgia calcistica di Kolarov per lo 0-2.
Solo Orsato, male pure in una partita semplicissima, prova a dare vigore alla Fiorentina. Da un fallo su Zaniolo non fischiato parte infatti l’azione del gollonzo dell’1-2; lo stesso numero 22 viene ammonito per una mezza sbracciata su Caceres: Milenkovic che colpisce Perotti al volto se la cava invece senza sanzione.
Incredibile, infine, il mancato giallo per la tacchettata di Boateng sulla coscia di Mancini.
Proprio il centrale toscano è, con Smalling, uno dei migliori; certo, il tutto è facilitato dall’affrontare il giovane Vlahovic e l’ex calciatore Boateng, ma i due sono all’ennesima conferma stagionale.
Per il resto, felice di vedere il capitano Florenzi alla terza consecutiva da titolare: da un suo esterno di prima parte l’azione che porterà al 3-1 di Pellegrini.
Bene Diawara in fase d’interdizione: probabilmente, nonostante la vulgata comune, quello sa fare, più che il regista… Perotti è limitato nell’autonomia ma è calciatore sempre utile; Veretout conferma la necessità di una vacanza; Pau Lopez è pronto quando serve.
Andiamo un attimo sui tre lì davanti: di Pellegrini, come già scritto più volte, ne parlavo con toni entusiastici due anni fa: ora è giusto lo facciano altri. Džeko si dimostra ancora trascinatore e numero “9 e mezzo”: con un cecchino accanto, o una seconda punta da doppia cifra, sarebbe ancora più utile alla causa di quanto già non sia. Zaniolo, infine, non appena avrà eliminato alcune ingenuità calcistiche da ventenne sarà difficilmente contenibile per ogni avversario.
Un pensiero finale per Paulo Fonseca: complimenti per l’impatto e la gestione delle difficoltà di questi mesi ma un consiglio per il nuovo anno; attenzione, perché già abbiamo esaltato buoni allenatori, crollati poi nel tempo a seguito delle dismissioni dei migliori giocatori a disposizione.
Pellegrini e Zaniolo firmano gli ultimi due goal di partita e decennio: l’augurio per il 2020 romanista è che arrivi al più presto una proprietà solida per fondi e progetti, che consideri i due ragazzi la pietra angolare su cui costruire il prossimo decennio finalmente vincente.
Appuntamento al 6 gennaio con “Storia di ieri”: Buon Natale e Buon Anno a tutti i tifosi giallorossi e, in special modo, ai lettori de La Roma!
(Rubrica di Diego ANGELINO)