MONTELLA “Roma di grande livello, con quelle forti ce la giochiamo alla pari”
L’ex giallorosso ed attuale allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Roma. Queste le sue parole:
Cosa si porta dietro la sfida contro l’Inter?
I ragazzi hanno dato una risposta importante. Ci sono stati tanti tanti segnali positivi nel pareggio contro l’Inter.
Come sta Chiesa?
Alla fine del primo tempo contro l’Inter si stava formando un ematoma, lui ha dato disponibilità per continuare. Non mi ha chiesto il cambio perché voleva rimanere, ma l’ho tolto perché non stava bene.
Sono partiti i fischi quando l’hai cambiato…
Fischi o non fischi l’ho tolto perché non stava bene. Ieri stava peggio del giorno precedente, ha fatto una risonanza. Oggi lo valutiamo e vediamo se riusciamo a recuperarlo.
Con la Roma che emozione ci metti dentro?
Ci e mi manca la vittoria. Il morale contro l’Inter è aumentato. Affrontiamo un avversario di grande livello che fa grande possesso palla. E’ la seconda miglior difesa della Serie A, ma con le grandi squadre ce la giochiamo alla pari. Sono speranzoso. Per me non è una partita come le altre, là ho il mio cuore, la mia casa. Abbiamo vinto in coppa in Europa League e in Coppa Italia, ce ne manca una in campionato.
Fonseca?
Si è calato nel calcio italiano. Ha un’idea molto offensiva.
Florenzi alla Fiorentina?
Speriamo che io mangi il panettone prima di pensare al mercato (ride, ndr). Non mi interessa ad oggi, sono concentrato su chi va in campo. Sono fatto così. Lo mangerò comunque il panettone perché mi piace (ride, ndr).
Si sente più tranquillo dopo il pari con l’Inter?
Non lo so, sono uno dei responsabili. Questa cosa mi sta gasando molto e mi fa rendere di più.
Come ha trovato la squadra dopo quel pareggio?
Settimana atipica, corta. Ieri è stato il primo vero giorno di allenamento, oggi è il secondo. I ragazzi hanno recuperato, abbiamo qualche situazione da controllare, ma stanno bene i ragazzi.
Si può dire che contro l’Inter hai ritrovato la tua squadra o manca ancora qualcosa?
Credo che al completo, ora quasi, siamo una squadra competitiva, l’abbiamo dimostrato. Non siamo una squadra completa, ma abbiamo dei valori. Il patrimonio individuale di ogni calciatore si è alzato e bisogna lavorare per migliorarsi come normale che sia.
La Fiorentina subisce meno tiri di tutti, la Roma meno gol, si decide sugli episodi?
La maggior parte delle partite è così, l’episodio è determinante. Poi dipende dalle qualità, dalla volontà, sicuramente non dalla fortuna.
Badelj ha stretto i denti. Come sta? Stavi pensando a cambiare il centrocampo con Benassi?
Milan da qualche settimana che non sta molto bene, ha qualche disturbo fisico. Ha dato estrema disponibilità. Lo sto valutando, come sto valutando la possibilità del centrocampo.
La società ha fatto sapere che vuole maggior tutela, percepisce diversità di trattamento?
Ci sono stati episodi dove siamo stati penalizzati, pochi sfavoriti. Penso sia anche un caso.
Boateng in questo tipo di partite, è un giocatore che può darvi qualcosa in più?
Ha queste caratteristiche, ha presenza, fa salire la squadra, serve i compagni. E’ di spessore che ci può dare una mano come ce l’ha data domenica.
Non vediamo mai Zurkowski a centrocampo, come mai a Verona ha preferito Cristoforo?
Ha preso anche lui una forte contusione, si sta allenando a fasi alterne. Ha grande volontà però. Cristoforo ha giocato perché mi servivano più geometrie. Zurkowski deve migliorare sulla parte tattica e a livello tecnico.
Ha riviso il 7-1?
Se devo andare a ritroso fino a laggiù altro che capelli bianchi (ride, ndr). Sono diverse.
L’esplosione di alcuni giovani è la nota migliore della stagione?
Per fare dei bilanci bisogna sempre andare a ritroso per vedere quali sono gli obiettivi. Ci manca qualche punto meritato sul campo, anche se in questo periodo dovevamo fare meglio. Se avessimo avuto qualche 30enne in più avremmo qualche punto in più, ma meno futuro. Sono scelte. Mi spiacerebbe se questa nostra semina, ne beneficiassero altri.
Boateng dal punto di vista del campo. Al di là del ruolo, può fare anche altro?
Forzando la partita si, non è più un centrocampista. Può fare la seconda punta come sta facendo e ad oggi è questa la sua posizione.
Pedro l’abbiamo visto molto poco, ha bisogno di un’altra esperienza?
No, non devo decidere io. Io devo dare una valutazione ed ha grandi qualità. Si deve abituare al ritmo e alla vicinanza del difensore in Italia. Vede molto gioco, vede la porta e sa giocare con i compagni. Dipende ora come si sente, quanta voglia lui ha di mettersi in gioco qui.
Ha visto scosso Vlahovic dal punto di vista emotivo? La sua prima rete importante…
Abbiamo avuto tutti forti emozioni. Vedendo giorno per giorno sta pensando già al prossimo gol. Ha voglia di emergere ancora.
Una bocciatura per le seconde linee?
Abbiamo dei giocatori cardine che se ti mancano, mancano le basi. Non è mancanza di fiducia. Se ti mancano Pezzella, Ribery, il miglior Badelj… Hanno storia, esperienza, personalità, il calcio si gioca anche così.
Il fatto della squadra al completo è l’unica giustificazione di questo comportamento?
Penso che la verità sia nel mezzo. Abbiamo fatto qualcosa in più in parte della stagione, e in meno nelle altre volte. Ci possono essere tante cause e sicuramente non perché la squadra non è allenata. Il momento peggiore è la seconda fase dopo che la prima è stata fatta bene, dobbiamo trovare equilibrio verso l’alto.
Si sta già parlando di mercato. Kalinic?
Escono tanti nomi, non lo faccio io il mercato, devo fare altro. E’ un buon giocatore che non si è lasciato bene a Firenze.