Il Faraone resta. E c’è Barella
(IL TEMPO, Austini) Un dietrofront e diversi passi in avanti. Il primo è di El Shaarawy, che a sorpresa rifiuta la Cina e decide di restare (almeno per ora) alla Roma, il resto sta cercando di farlo Petrachi, volato a Milano per il rush finale delle trattative da chiudere entro il 30 giugno e non solo.
Il Faraone ha dunque scelto di non accogliere l’offerta mostruosa dello Shanghai Shenhua – 48 milioni netti in soli tre anni – un po’ perché non si fida delle modalità di pagamento e delle fiscalità cinesi (spesso sono gli sponsor a pagare gran parte degli emolumenti al di fuori del contratto ufficiale), un po’ perché, come spiega lui stesso, «è troppo presto a nemmeno 27 anni per fare una scelta così drastica. Non me la sento di lasciare l’Europa, ho ancora voglia di giocare nel calcio più importante».
È stato Stephan a comunicare da Ibiza il «no» definitivo al fratello Manuel ieri mattina dopo varie riunioni tra le parti. La Romaavrebbe incassato 15 milioni più 3 di bonus per il cartellino, ma non se ne farà più nulla e adesso il Faraone si aspetta che Petrachi gli offra il rinnovo: chiede 4 milioni netti, la Roma non si è mai spinta oltre i 3 bonus compresi, ma ora il club ha interesse a blindarlo per non perderlo tra un anno a parametro zero. El Shaarawy sarebbe felice di continuare a vestire giallorosso, l’obiettivo di Petrachi è di aggiungere un altro azzurro di prestigio nella rosa: Barella.
Il cagliaritano è d’accordo con l’Inter ma i nerazzurri non sono riusciti a convincere il presidente dei sardi Giulini e le trattative si sono interrotte da una ventina di giorni dopo l’offerta da 40 milioni (di cui 4 di bonus sicuri) più altri 10 con i premi «difficili» rifiutata dal Cagliari. Giulini, infatti, preferisce la proposta giallorossa: 30 milioni cash a cui aggiungerne 5 di bonus e, soprattutto, il cartellino di Defrel valutato 18 milioni e graditissimo ai rossoblu. Ma serve l’ok di Barella, che ha dato la parola a Conte e ha un’intesa per un contratto quinquennale da 3 milioni netti con l’Inter.
Difficile immaginare un sorpasso della Romanei prossimi giorni anche se l’obiettivo di Petrachi sarebbe chiuderla entro il 30, se l’asse Cagliari-Inter dovesse rompersi definitivamente allora ecco che lo scenario potrebbe cambiare. Magari ad agosto. Intanto durante il ritiro dell’Under 21 Lorenzo Pellegrini ha provato a corteggiare il compagno, che non scarta a priori la Roma. Il Napoli potrebbe defilarsi perché sta per prendere Veretout, altro obiettivo giallorosso. La Roma, intanto, ieri ha raggiunto l’accordo con gli agenti di Diawara: quinquennale da circa 2 milioni bonus compresi.
Il centrocampista arriverà a luglio inoltrato essendo impegnato in Coppa d’Africa mentre Manolas potrà andare subito a Napoli: lo scambio è cosa fatta, con plusvalenza da 29 milioni per il greco utilissima alla Roma. Al suo posto Napoli Fonseca ha dato il gradimento per l’acquisto di Bartra valutato dal Betis Siviglia 25 milioni: ieri bozza d’accordo tra Petrachi e i procuratori del centrale spagnolo, che potrebbe rientrare in un affare più ampio tra giallorossi e andalusi che comprenda il portiere Pau Lopez (al momento il favorito, scartato Perin) e un’intesa su Sanabria, di proprietà del Betisma su cui la Roma vanta il diritto di incassare il 50% del prezzo di vendita del ragazzo girato intanto al Genoa.
Proprio il club di Preziosi ha offerto ieri 10 milioni per Gerson, che frutterebbe una plusvalenza da 2 milioni alla Roma: parola al brasiliano. Per la difesa Petrachi punta anche il romeno dell’Under 21 Ionut Nedelcearu ora in Russia all’Ufa. Ancora arenata invece la trattativa con l’Inter per Dzeko (Vergani in calo come possibile contropartita, occhio a D’Ambrosio) mentre con la Juve si continua a parlare di tanto, senza quagliare niente. Per ora.