Il caso Roma-Pinzolo: ”Ci sono le penali da far rispettare, intorno ai 400 mila euro. Resta un fatto grave e una grande delusione”
ILDOLOMITI.IT – “Una delusione assoluta, ci siamo messi a disposizione last minute e ci siamo buttati a capofitto per organizzare questo ritiro“, così Michele Cereghini, sindaco di Pinzolo, che non nasconde l’amarezza per il passo indietro della Roma a 72 ore dal raduno (Qui articolo) e i giallorossi potrebbero versare circa 400 mila euro di penali, il costo del ritiro che era quasi quattro volte tanto rispetto a due estati fa.
Alcune indiscrezioni sono circolate negli ultimi giorni e un accordo saltato in mattinata, quando la località ha cercato di mettere un punto fermo sul ritiro. La risposta è arrivata intorno a mezzogiorno: “As Roma – spiega la nota – comunica con estremo rammarico che il ritiro di Pinzolo, in programma dal 29 giugno al 7 luglio, è stato cancellato”.
Le motivazioni sono legate alle incertezze sul destino del Milano e quindi sui turni della prossima Europa League. Così il nuovo allenatore Paulo Fonseca, la direzione sportiva e i dirigenti che compongono il management hanno deciso di posticipare l’inizio della preparazione. “Un comportamento che non è giustificabile – aggiunge il primo cittadino – le condizioni rispetto a quando è stato stretto l’accordo non sono cambiate: il rapporto con la società è sempre stato ottimo, ma potevano essere più chiari fin dall’inizio. Non c’è solo una penale da far valere, ma va tutelata l’immagine del territorio“.
Resta una beffa, una stretta di mano avvenuta appena quindici giorni fa per un ritiro organizzato a tempo record. Ora tutto sfuma. “Pinzolo è tutta brandizzata e pronta per ospitarli. Chiaramente – prosegue Cereghini – questa decisione ci mette in difficoltà e si rischiano disdette perché i tifosi potrebbero cancellare le prenotazioni. Ora si deve correre ai ripari e cercare alternative“.
La località pinzolera esce danneggiata dalla vicenda, risorse già impegnate, ma anche esercenti e hotel che facevano affidamento sulla presenza giallorossa. Un rischio altissimo di flop. Tutti ridimensionati anche a livello d’immagine per un Trentino che si è visto recapitare un benservito a poche ore dal ritiro.
“Siamo ovviamente amareggiati – commenta Tullio Serafini, presidente dell’Azienda per il turismo Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena – per il grande sforzo messo in campo per organizzare tutto, due amichevoli erano già in calendario, così come la notte giallorossa. Impegni economici e lavori vanificati, ma abbiamo già messo a punto un’alternativa per riparare alle probabili disdette, siamo ai dettagli”.
Ovviamente la Roma è chiamata a versare una penale, che si aggira intorno ai 400 mila, ma si lavora ai dettagli per capire quali accordi salvare, come i marchi allo stadio, la comunicazione durante l’anno e altri aspetti. “Il contratto è chiaro e definito in ogni aspetto. Adesso – continua il numero uno dell’Apt – valutiamo come procedere e come agire: ci sentiamo tutelati da un contratto ben definito, continueremo a sostenere e lavorare a fianco degli operatori del nostro territorio”.
Dopo l’articolo de Il Dolomiti sulla situazione dei ritiri presenti in Trentino (Qui articolo), che aveva messo nella lente di ingrandimento proprio Pinzolo. La critica (costruttiva) che avevamo lanciato era che dopo anni di grande calcio tra Inter, Juventus e Roma, dodici mesi fa era arrivato il Bologna di Pippo Inzaghi. La località rendenese questa primavera aveva a lungo accarezzato l’idea Inter per chiudere alla fine sul Benevento.
Poi l’amministrazione provinciale aveva dato mandato di mettere a segno un colpo, avvertita forse un po’ di pressione. Ecco l’annuncio della Roma (Qui articolo). Nonostante le cifre quasi quadruplicate rispetto a due anni, quando il ritiro si aggirava intorno ai 100 mila euro, si è arrivati al colpo di scena finale e alla retromarcia dei capitolini. “Chiaro che questo deve cambiare l’approccio – evidenzia Cereghini – ci vogliono i tempi e i modi giusti, senza certezze meglio lasciare perdere, non si può correre dietro agli eventi“.
“Ci dispiace amaramente della situazione. La Rendena aveva fatto i miracoli per prepararsi nei confronti della squadra e dei tifosi. Oggi – commenta l’assessore Roberto Failoni – l’impegno va riversato nei confronti dei tifosi che decideranno comunque di soggiornare a Pinzolo durante la prossima settimana, proponendo iniziative a cui il territorio sta già lavorando”.
Spiazzata anche Trentino Marketing. “Essere destinazioni sportive – spiega il Ceo Maurizio Rossini – porta a rischi che non sono legati alla nostra capacità di accoglienza e organizzazione, da sempre apprezzata dai club più importanti. La decisione della Roma è grave e non rispettosa della grande disponibilità della Rendena e del Trentino. C’è un accordo che andava onorato in altro modo”.
Interviene anche Asat. “Una notizia inaspettata. Certo – dice il presidente Gianni Battaiola – ci sono contratti e penali, ma è una magra consolazione. Anche se la colpa è della Roma, non è comunque una grande pubblicità a livello di immagine per il territorio. Ora si deve portare a casa il massimo rispetto alle varie clausole dell’accordo per non perdere proprio tutto. L’assessorato e la politica devono valutare quale strada intraprendere”.
Un altro discorso è legato alle disdette che potrebbero esserci in assenza della Roma. “Accogliamo i tifosi ben volentieri – conclude il presidente di Asat – anche se non ci sono i giallorossi e la località saprà trovare una soluzione, anche se non è semplice in così poco tempo. Eventuali penali da far pagare al cliente che rinuncia al soggiorno rientrano nella sfera della sensibilità dell’albergatore. Le regole d’ingaggio variano nel rapporto cliente/albergo, ma i colleghi sapranno trovare il giusto modo per soddisfare l’ospite”.